di Vittorio De Feo
Stamattina a Roma incontro tra il leader del Partito Democratico, Letta e il leader di Italia Viva, Renzi, i quali si sono visti a Palazzo Giustiniani, nell’ufficio del leader di Italia Viva.
Matteo Renzi azzarda una previsione non sul nome del prossimo inquilino del Quirinale ma sulla data della sua elezione. “Ci sono 3 o 4 ipotesi. Agli italiani dico che è complicato ma giovedì o venerdi avrete un presidente. Non vi preoccupate se ora c’è una girandola di nomi. Ora si è in alto mare ma è normale” commenta al termine dell’incontro il leader di Italia Viva che considera Draghi adatto anche al Quirinale ma gli consiglia di dialogare con i partiti. “Urge un ampio accordo trasversale” sottolinea Letta. Man mano che si avvicina il giorno del primo scrutinio in Parlamento per eleggere il futuro Capo dello Stato, si intensificano gli incontri e le trattative. L’obiettivo è trovare un candidato condiviso entro Lunedì per non fare un salto nel vuoto in aula in pasto ai franchi tiratori. Dal Nazareno escludono che il Partito Democratico voterà un candidato di centrodestra, anche diverso da Berlusconi. Intanto ieri l’incontro Letta-Conte. Nel centrodestra, invece, è il giorno della riflessione. Il centrodestra è ufficialmente tutto in attesa di Silvio Berlusconi, che sciolga la sua riserva sulla candidatura. Nessun vertice in programma. Il Cavaliere è rimasto ad Arcore, deciso di non concedere margine a Matteo Salvini, impegnato in una girandola di incontri e a Giorgia Meloni. Se non sarà candidato, farà il kingmaker. I grandi elettori di Forza Italia sono stati convocati per Lunedì mattina, poche ore prima dell’apertura dei seggi di Montecitorio, per rafforzare il coordinamento nel centrodestra. Salvini continua le sue consultazioni. Giorgia Meloni fa sapere che è il tempo di accelerare sulle decisioni.