“Sono vittima di una violenza perché qualcuno, commettendo un reato, ha rubato mie immagini. Qualcuno, senza il mio consenso, ha violato la mia intimità”. Così Diana Di Meo, vittima di revenge porn, torna sui fatti di questi giorni.
“Sono vittima di violenza eppure qualcuno – sottolinea- vuole farmi passare per colpevole. Per qualcuno diventa una colpa la mia fisicità, per altri una colpa la mia determinazione di oggi, la forza che ho messo in campo”.
“Molti continuano a cercare mie colpe ed è offensivo. È offensivo – dice Diana – rispetto a quello che ho subito e subisco, è offensivo verso tante ragazze. Questo atteggiamento, questa tendenza a trovare responsabilità in chi responsabilità non ne ha, scoraggia molte denunce”.
“Io continuerò a lottare. Lo farò per denunciare il revenge porn, lo farò con chi ha voglia di starci. Lo farò con Priscilla Salerno, che mi ha dato una mano, con altri amici giornalisti e personaggi del mondo dello spettacolo. Lo farò contro chi ha voglia di accendere i riflettori anche se non scappa il morto. Si, lo dico perché ho l’impressione che molti per muoversi attendo solo le tragedie. Non funziona così”.