di Anna Adamo
Dopo il successo di “Ormoni”, Mercuvrio, pseudonimo di Davide Attili, torna a stupire i suoi fan con “Prologo: Cinambro”,il primo EP in cui si evidenzia tutta la sua poliedricità artistica.
“In “Prologo”, dice, ci sono brani che ho scritto negli ultimi anni e rappresentano un po’ la volontà di mettere un punto a questa prima parte di lavoro che stiamo facendo insieme alla mia etichetta discografica.”
Raccontarsi attraverso la musica, è questo lo scopo cardine dell’ EP.
Un racconto fatto all’insegna della sensibilità tipica di chi,nelle emozioni, si immerge senza riserve per poi raccontare e raccontarsi senza filtri, maschere e difese.
“Attraverso questo EP racconto cose che mi sono successe, il modo in cui le ho metabolizzate. Trasformare tutto ciò in musica mi ha permesso
di raccontarlo anche agli altri”.
Parlare dei propri sentimenti è una cosa facile a dirsi,ma difficile a farsi da cui il giovane cantautore non si è lasciato spaventare per nessuna ragione al mondo.
Sono riflessioni,le sue, capaci di aiutarlo a mettere in ordine nella parte più profonda dell’ anima.
“Rifletto spesso sulle cose che faccio e sul modo in cui reagisco a determinate situazioni ed emozioni. Scrivere mi aiuta ad elaborare meglio questi processi mentali. Così capisco quello che mi sta accadendo e quello che mi ha portato a viverle, determinate situazioni. È come se fosse un processo di autoanalisi utile per risolvere alcuni conflitti che ho dentro. Inoltre, credo che raccontare di se agli altri possa servire a questi ultimi per riflettere e rendersi conto che non siano gli unici a vivere certe emozioni o periodi di vita”.
Ebbene si,a volte confrontarsi con qualcuno è proprio ciò di cui si ha bisogno. Se ne ha bisogno, perché quando ci si ritrova faccia a faccia con ciò che ci accade, soprattutto se si tratta di avvenimenti poco piacevoli, non si ha la lucidità necessaria per affrontarli. E la presenza di qualcuno può aiutarci a vedere il tutto con occhi diversi. Con occhi che, il più delle volte, nascondono la strada giusta da seguire.
“Sto ricevendo commenti positivi da parte delle persone, soprattutto in relazione ad “Il tuo corpo”, ovvero la canzone in cui metto a nudo alcuni argomenti. Tali riscontri mi hanno permesso di capire che quando si parla di sentimenti non si parla mai solo di se stessi, ma di cose che possono riguardare chiunque”.
Quelle di Davide sono parole di chi ha piena consapevolezza di quello che fa, di chi nella sua musica crede davvero. E il fatto che qualcuno passa giudicarla non sembra toccarlo neanche minimamente.
“Quando scrivo il mio obiettivo non è mai quello di comunicare qualcosa di preciso a qualcuno. Secondo me l’arte deve parlare per conto proprio, non deve esserci qualcuno pronto a spiegarla. Voglio che quello che ascolto o vedo mi comunichi qualcosa in base alle mie esperienze di vita, di conseguenza nel momento in cui scrivo una canzone quello che le persone pensano a riguardo è un problema loro e non mio.
Possono interpretarla come vogliono. Io posso dare al tutto una semplice direzione, un’ idea nella quale chi legge può vederci ciò che vuole”.
“Prologo” è un EP che lascia larga espressione all’ interpretazione, all’ accostamento della musica alle esperienza di vita di ognuno di noi.
“Mi piace l’idea, conclude, che una canzone possa avere più livelli di significato. Mi farebbe piacere se alle persone arrivassero anche i significati un po’ più nascosti che io cerco di inserire all’interno dei testi, perché ritengo che questo modo di agire rispecchi il mondo che ci circonda, dal quale spesso riceviamo stimoli superficiali che nascondo significati profondi capaci di rivelarci molte cose su di noi, se prestiamo loro attenzione per davvero”.