Di Donato D’Aiuto
Ma perché non si parla mai della Responsabilità del Politico?
Ad esempio, se un avvocato è inadempiente alla propria obbligazione contrattuale nei confronti del proprio cliente e da questo ne deriva un danno, sarà chiamato a risponderne perché ne è responsabile.
Allo stesso modo, se da un errore o da una omissione di un medico ne derivano dei danni al paziente, il medico sarà chiamato a risponderne perché ne è responsabile.
Ma chi è responsabile del fatto che il Parlamento da tre giorni e chissà per quanto tempo, in una situazione già complicata di suo, rimarrà ingolfato per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica?
L’art. 85 della Costituzione non lascia molto scampo alle interpretazioni: “trenta giorni prima che scada il termine, il Presidente della Camera dei Deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica”.
Dunque, nulla di improvviso.
Tutti sapevano quando sarebbero iniziate le operazioni di voto per l’elezione del tredicesimo Presidente della Repubblica. E allora perché rinviare l’accordo tra i partiti a un momento sempre successivo?
Ognuno vuol prevalere sull’altro e non di certo per il bene comune. La verità è che tutto questo è lo specchio della politica di oggi, troppo attenta alle percentuali dei sondaggi e troppo poco incline al dialogo costruttivo per il bene del Paese.
Aveva ragione il Presidente Sergio Mattarella quando diceva che “la Politica deve essere un punto alto di mediazione nell’interesse generale. Se la Politica non è in grado d’esser questo, le istituzioni saltano”.
Continuo a sperare in una folgorazione sulla via di Damasco ma con fiducia sempre calante.
