Oggi, senza intese fra i partiti, su Casini in particolare, potrebbe essere la giornata che lancia il bis del Presidente Sergio Mattarella.
Sulla ipotesi del secondo mandato c’è la stragrande maggioranza del Movimento Cinque Stelle ed in maniera silenziosa Forza Italia. Insieme oltre 300 parlamentari.
Entrambi i partiti non intendono dare un via libera a Draghi e sono, al netto delle uscite di circostanze, freddi su ogni altra soluzione.
Il Movimento intende smarcarsi dalla strategia imposta dal Pd, gli azzurri sono vincolati al veto espresso dal Cavaliere sul premier. In Forza Italia un motivo in più, poi, che attiene al profilo ed al carattere di Berlusconi. Ogni nome diverso dall’attuale inquilino del Colle sarebbe uno smacco. Se dovesse passare Mattarella, in mancanza di intese, il Cavaliere ne uscirebbe a testa alta. Nessuno gli verrebbe preferito.
C’è poi un altro motivo che induce i due partiti ad insistere. L’ipotesi Mattarella è quella che vedrebbe più lontane le elezioni anticipate. Sollievo non da poco per i partiti che, fra riduzione e calo dei sondaggi, uscirebbero decimati dalle urne.