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15 Novembre 2024

Chi siamo

E ADESSO? Dalla sconfitta della politica al Covid

di Massimo Ricciuti 

Senza entrare nel merito della questione “quirinalizia”, ci limitiamo a porci alcune domande e a cogliere qualche sensazione.

Tutto come prima? No. Nulla sarà come “prima”, né in natura è possibile. Le cose sono in perenne evoluzione, si sa.  Panta rei. Ma il punto dirimente è “ok, si cambia. Ma in meglio o in peggio?”. Ecco, questa è un’osservazione complessa. “Dipende”, è la risposta. Dipende dai punti di vista. Sicuramente ne esce rafforzato il solo che avrebbe voluto farsi da parte. Esce rafforzata l’esigenza di un cambio di paradigma. Esce rafforzata la necessità di una seria riforma del “sistema” istituzionale, e non solo. Sicuramente ci sono due personalità che, al di là degli attuali numeri, hanno brillato per capacità di visione e azione. Il primo, più anziano, si è ripreso il suo posto e ha smarcato il suo partito da una coalizione ormai a traino certamente non moderato, l’altro, più giovane, si è dimostrato abile e agile nonostante gli si sia sempre “dato addosso”. Entrambi vittime dell’antipolitica e del giustizialismo. Gli altri hanno perso. Tutti. Finalmente è affossato il populismo!

Rimettere insieme i cocci sarà un’impresa. Pnrr, riforma elettorale, amministrative sempre in agguato. Un anno di campagna elettorale…

Nel frattempo il Covid non si ferma, e attualmente abbiamo in corso ben tre epidemie nella pandemia!!!

Proprio in questi giorni è emersa l’ennesima variante. E’ una sottovariante di Omicron. La BA2. Già è dominante in Danimarca ed è presente in tutta Europa. Difficilissima da individuare perché priva del gene “S”. Presenta 22 mutazioni di cui 10 uniche. Occorre sequenziare, sequenziare, sequenziare. Ma l’Italia è l’ultimo Paese d’Europa per capacità di sequenziamento. La variante pare non si rilevi già dal tampone molecolare, e come L’Omicron, sfugge totalmente ai tamponi rapidi o antigenici. I quali, invece, nella foga degli spazi aperti dalle opportunità di occupare posti all’interno del SSN (a iniziare dal ministero fino, a cascata, ai reparti ospedalieri, dirigenti ASL etc etc) sono stati legittimati insieme al cambio di narrazione. Tutto a sfavore della salute dei cittadini. In una corsa “aperturista” da “liberi tutti”. Niente da fare. Occorrerebbe responsabilità.

Non c’è economia che tenga senza salute. Non c’è business se non c’è sicurezza. E’ semplice. Pagheremo tutti e pagheremo tutto! Mai come in questi giorni, la malattia sta colpendo tutti, sta entrando nelle case, anche in quelle dove aveva già bussato. Ma pare che basti una circolare per abolirla. E gli italiani ci credono. “Libertà di pizza e Papete per tutti!”. Così siamo contenti e felici finchè non ci becchiamo il virus. Sì, ma colpisce gravemente solo chi ha altre patologie. Ok. Chi è che non ha altre patologie, almeno tra chi è un po’ over ‘cinquanta? Basta poco, un problemino al fegato, un sistema immunitario che fa capricci, un pochino di glicemia, qualche altra cosuccia con la quale convivi tranquillamente ma che il Covid potrebbe dare quella spintarella che non si sa mai… Il cambio di narrazione sulla malattia provocherà un’estrema circolazione del virus che a sua volta determinerà l’emergere di nuove varianti che a loro volta avranno caratteristiche sempre diverse e imprevedibili. In tutto questo si parla ancora di “immunità di gregge”. Ma, scusate, se l’immunità, naturale o indotta da vaccini, è comunque limitata nel tempo… è chiaro che non si raggiungerà mai!

A chi chiederemo il conto? Sicuramente a chi ha soffiato sulla demagogia e sul populismo!

Se non è politica occuparsi della salute dei cittadini… allora che cosa altro è?

Signor Presidente?!

(Ps. Qualcuno ricorda perché abbiamo rifiutato il MES?)

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