“L’ingiusta maturità. Alla normalità si ritorna con i fatti quelli concreti: non a parole mettendo sulla carta un esame di maturità che è una beffa”. Così in una nota il Coordinamento dei presidenti del Consiglio di istituto di Roma e del Lazio.
“Sosterranno quella maturità dei ragazzi che due anni fa sono andati a scuola in presenza solo 70 giorni scarsi su nove mesi, che hanno fatto mesi in Dad e ancora oggi non hanno stabilità. Questa è la normalità?? Ma quello che più colpisce dell’organizzazione di questo esame è la scelta della seconda prova di esame che sarà diversa per ogni commissione di esame quindi sia all’interno dello stesso Istituto che fra i diversi Istituti dello Stato. Ma la votazione finale che conterà nel curriculum scolastico a vita, che servirà per una borsa di studio ecc. quella poi è uguale per tutti. E questo è profondamente ingiusto”.