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19 Dicembre 2024

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Spaccatura nei socialisti. C’è chi guarda a Salvini e chi immagina un progetto liberal riformista

Rottura nella galassia socialista, c’è una spaccatura nel Nuovo Psi. Archiviata la pratica del Quirinale i socialisti intendono giocare la partita delle prossime settimane ma, al momento, sembrano essere due le opzioni.

Da una parte c’è Lucio Barai, il segretario nazionale, che immagina un percorso con Salvini, dall’altra Gennaro Salvatore. Il vice segretario nazionale, forte della organizzazione campana che da sempre è il cuore della organizzazione, pensa ad un progetto più liberale.

“Il lancio da parte del segretario della Lega, Matteo Salvini, di un nuovo contenitore politico alternativo alla sinistra massimalista e al populismo a 5 Stelle e con una chiara impronta riformista, e’ un fatto positivo cui guardare senza pregiudizi e con apertura” ha detto Barani.

“Il Nuovo Psi – ha aggiunto – ha apprezzato i contenuti declinati dal leader della Lega ed in particolare l’obiettivo di una giustizia autonoma e terza, non politicizzata e al servizio dei cittadini e l’apertura ad una nuova Europa dei popoli”.

E ‘stata immediata la risposta di Gennaro Salvatore che, da tempo, coltiva l’idea.

“Il Nuovo Psi, che ha scelto la coalizione di Silvio Berlusconi nel 94’, incalzi oggi i partiti alleati per costruire e rilanciare una proposta liberaldemocratica e riformista. E’ la strada da preferire alla vaga idea di una Federazione” ha sottolineato.

Per Salavtore è necessario che “Il Nuovo Psi, del garofano rosso, lavori per tenere insieme tutte le sensibilità che abiurano il populismo e che sono alternative al massimalismo di sinistra. Non è più il tempo di attendere e bisogna riprendere un lavoro politico che, partendo dai valori condivisi del centrodestra, parli alla molteplicità di organizzazioni politiche, associazioni, riviste e giornali che non sono disposte ad omologarsi al campo largo massimalpopulista”.

Chiaro il perimietro al quale ci si rivolge.

“Partendo dalla intuizione di Silvio Berlusconi, quella che auspicava la rivoluzione liberale, da Renzi alla Bonino, da Toti a Calenda, fino ai socialisti di Enzo Maraio, ci sono le energie giuste per immaginare un partito liberal democratico, nuovo ed inclusivo, alternativo alla sinistra vecchia e conservatrice” ha concluso.

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