Questo il comunicato: “Alla luce di provvedimenti normativi sempre più restrittivi delle libertà̀ individuali si deve riportare il dibattito nella sua sede naturale: il Diritto e la Ragione. Ripudiando ogni complottismo, l’ULF ritiene necessario e urgente lanciare un messaggio forte ed incisivo per “colmare l’assordante silenzio dei giuristi ed alimentare quel serio dibattito impedito da un’incessante censura discriminatoria”.
A tutt’oggi, gli esposti, gli appelli e le richieste di diritto e di buon senso, non riuscendo a sortire alcun effetto, restano lettera morta di fronte ad un Governo sordo ed indifferente e ad un Parlamento che ha smesso di dibattere. Appiattiti entrambi sul refrain dei media-virologi.
Di fronte alla morte del diritto, l’ULF ricorrerà dal giorno 31 Gennaio allo strumento estremo e non violento dello sciopero della fame ad oltranza per l’adozione di misure più̀ efficaci e non in conflitto con i diritti oggi sospesi, invocando proporzionalità ed adeguatezza.
L’ULF lancia un appello per l’adesione allo sciopero della fame di Avvocati, Cittadini ed Associazioni, per il ripristino dello Stato di Diritto.
L’Unione per le Libertà Fondamentali (ULF) è un coordinamento nato su iniziativa di Avvocati per unire cittadini e realtà già esistenti a tutela dei diritti umani, civili e politici, per l’abolizione di illegittime restrizioni, legislative e di fatto, delle libertà fondamentali riconosciute dalla Costituzione Italiana nonché da Convenzioni ed altre fonti internazionali”.