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14 Novembre 2024

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Calenda vuole mettere insieme liberali e riformisti ma senza centro … 

“La parola ‘centro’ mi fa schifo”. È la posizione di Carlo Calenda, leader di Azione. Dopo aver costruito ponti l’euro parlamentare torna ad alzare muri.

La linea è condivisibile ma il percorso delle alleanze complicato.

“Io voglio consolidare un grande movimento liberale, democratico, riformista, europeista e serio. Gli esperimenti centristi sono destinati a fallire” ha detto a ‘La Stampa’.

“Io detesto il centrismo, non vuol dire niente, l’Italia non ne ha bisogno. Il centrismo serve a movimento politici senza forza o autorevolezza per cercare una scialuppa di salvataggio. Azione è un’offerta liberal-democratica terza rispetto a quella di centrodestra e di sinistra”.

Poi i muri con chi dovrebbe esserci.

“Io sono molto netto, sembro arrogante, facessero quello che vogliono fare. La legge elettorale non cambierà, noi andremo lo stesso da soli, combattendo le nostre battaglie. Cesa,Renzi, Mastella, Toti, Lupi: tutti questi finiranno a destra” attacca Calenda.

Poi su Renzi “Renzi è già a destra, ha scelto di stare da quella parte. Ha scelto il centrino, che finirà per essere un’appendice di Forza Italia. Renzi ha molto talento, ma non lo riconosco più. Vuole fare la vita del pensionato pagato da chi gli pare,ammesso che sia etico e secondome non lo è, o vuole fare il politico? Quella da premier riformista a un’alleanza con Mastella e Cesa a me sembra una traiettoria sbandata”.

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