di Anna Adamo
Di quei bambini continuamente insultati, di quelli lasciati soli. Di chi la vita l’ ha persa a causa dell’ inaudita violenza dei leoni da tastiera.
Di quelli mai invitati ai compleanni, alle cene di lavoro, non serve a nulla che ve ne ricordiate oggi. Così come non servono a nulla i post con cui, sugli stessi social sui quali qualche giorno prima queste persone vi siete divertite a prenderle in giro, oggi dichiariate di essere contro il bullismo e il cyberbullismo e di volerlo contrastare.
Che poi, più che dire di volerli contrastare, fenomeni del genere, sarebbe opportuno faceste capire quali sono le modalità che vorreste utilizzare per porre fine al tutto. Perché, sapete, non basta scrivere.
Non bastano le belle parole,i convegni e la visibilità che questi ultimi conferiscono ai cosiddetti “esperti del settore”.Non bastano più.
E soprattutto, non è ciò di cui, chi di certi fenomeni ne è vittima, ha bisogno.
Perché, mentre i vostri social saranno pieni di queste riflessioni all’ insegna del politically correct, le vittime continueranno ad essere vittime, forse anche più di prima. E magari qualcuno deciderà di non uscire più di casa.
Qualche altro, di togliersi la vita. E non sarà il primo. Non sarà neanche l’unico o l’ ultimo.
Sarà semplicemente l’ ennesimo.
Sarà l’ ennesima vittima, che in realtà vittima lo è due volte, poiché una volta lo è del bullismo e del cyberbullismo e la volta successiva lo è delle vostre manie di protagonismo che vi portano ad utilizzare la loro sofferenza per raccogliere i like e i consensi a cui tanto aspirate. No. Non pensate che parlarne sia inutile.
Ben venga che di queste cose si parli.
Ma, è necessario che parlarne dia vita a soluzioni che questi fenomeni li contrastino per davvero. Altrimenti, tutto diventerà un’ inutile perdita di tempo.
E si, probabilmente i vostri social risulteranno pieni e i like e i consensi daranno senso alla vostra vita.
Però, non serviranno a salvare quelle povere vittime.
Non serviranno ad altro che non sia rendere voi complici di un sistema malato,il quale, di vittime continua mieterne più di quante possiate immaginare.