di Vittorio De Feo
Tutelare l’ambiente, anche nell’interesse delle future generazioni. E’ il primo passo di un cambiamento culturale. Quella consapevolezza che il pianeta non ci appartiene ma ci ospita, che è un dovere di ciascuno rispettarlo ma, soprattutto, consegnarlo intatto a chi lo abiterà dopo di noi.
Tutelare gli ecosistemi, quel complesso e perfetto equilibrio che armonizza la vita in tutte le sue forme. Tutelare la biodiversità, ovvero quelle infinite specie che abitano il nostro ecostistema, patrimonio naturale dal valore inestimabile. Ci sono, poi, gli animali che assieme all’ambiente, entrano per la prima volta nei principi fondamentali della Costituzione. Due gli articoli modificati. Nell’art. 9 della Costituzione, alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico viene aggiunta la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Viene aggiunta anche la tutela degli animali. L’altra modifica riguarda l’art. 41 che stabilisce che la salute e l’ambiente siano beni da tutelare da parte dell’economia, cosi come la sicurezza, la libertà e la dignità umana.
Nello stesso articolo modificato si stabilisce che le istituzioni, attraverso le leggi, i programmi e i controlli possano orientare iniziative economiche, pubbliche e private, non solo verso fini sociali ma anche verso quelli ambientali. “E’ giusto che la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi diventi un valore fondante della nostra Repubblica. E’ un passaggio imprescindibile per un Paese come l’Italia che sta affrontando la propria transizione ecologica” spiega il ministro della transizione ecologica Cingolani. Quasi tutte le forze politiche esaltano un voto che mette la tutela dell’ambiente tra i principi fondamentali della Carta Costituzionale. “Un passaggio storico, una giornata epocale” secondo i commenti bipartisan. “Il nuovo testo costituzionale rende la sostenibilità un traguardo a cui ci dobbiamo ispirare, rafforza il principio e crea le basi di una vera salvaguardia del capitale naturale per l’economia del futuro ma, soprattutto, per la nostra salute e il nostro benessere” dichiara il presidente del WWF.