Perché le Fonderie Pisano di Salerno sono ancora aperte? Perché il tema inquinamento a Salerno ed in una parte della Valle dell’Irno non diventa un caso di rilevanza nazionale come è capitato per Terra dei Fuochi? o per l’Ilva? Perché la politica, con rare eccezioni, tace?
Perché nessuno rassicura i lavoratori della fabbrica o ancora le famiglie della zona? Perché nessuno parla agli agricoltori del comprensorio che manifestano forti preoccupazioni?
Fino a quando non ci saranno risposte a queste domande avrà un senso battersi.
Perché l’indifferenza uccide e perché nessun grande problema è mai stato risolto rimandano la soluzione.
Il servizio del programma ‘Le Iene’ che ha rilanciato le battaglie del Comitato Salute e Vita, quello di Lorenzo Forte, che ha dato dignità all’impegno di tanti cittadini, che ha dato forza a pochi amministratori coraggiosi, avrebbe dovuto scatenare un dibattito ancora più importante. Ed invece Salerno continua ad essere dormiente.
La grande stampa nazionale ancora distratta. Parla solo parte della stampa locale, tacciono i parlamentari, la quasi totalità. Non si muove, come dovrebbe, il Comune capoluogo.
Nell’area Nord di Salerno la situazione, sulla qualità ambientale e sulla salute, è peggiore di quella della Terra dei Fuochi.
Un autorevole e prestigioso Istituto ha consegnato dati allarmanti che vanno approfonditi. I livelli di alcune sostanze tossiche nel sangue, mercurio, cadmio e diossine, sono superiori alla media rispetto ad un campione rappresentativo della popolazione. Gli insediamenti industriali incidono, probabilmente incidono le Fonderie Pisano che sono ubicate nel Comune capoluogo.
Gli esperti, illuminati oncologici, raccontato di correlazioni preoccupanti e significative fra alcune forme tumorali e la presenza nella zona.
Bisogna fare qualcosa in più.
È dovere della Regione e del Comune di Salerno perché non basta l’attivismo di alcune associazioni e del Comune di Pellezzano con il Sindaco Morra. È dovere della politica battere un colpo. Ora e senza perdere altro tempo.