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18 Novembre 2024

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Corte Costituzionale: inammissibile il referendum sull’eutanasia  

di Vittorio De Feo

“Inammissibile perchè non si tutela la vita”, questo il verdetto della Corte Costituzionale per il quesito referendario sull’eutanasia legale promosso in prima fila da Marco Cappato dell’associazione Luca Coscioni. La Consulta, riunita in camera di consiglio, ha deciso di bocciare il quesito che chiedeva di cancellare in parte l’art. 579 del codice penale che affronta l’omicidio del consenziente, dando di fatto via libera all’eutanasia legale con diversi paletti. Sarebbe rimasta intatta, infatti, la punibilità senza esplicito consenso o in casi di infermità mentale. Nel breve comunicato che ha seguito la sentenza la corte costituzionale ha spiegato di aver ritenuto inammissibile il quesito perchè a seguito dell’abrogazione, ancorchè parziale della norma sull’omicidio del consenziente cui il quesito mira, non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria alla vita umana in generale con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili. Lettura sulla quale si sono concentrati prima della sentenza gli scettici indicando le maglie troppo larghe lasciate dall’articolo modificato. Tema delicato destinato a dividere l’opinione pubblica, le forze politiche e la stessa maggioranza, alle prese con il testo sul suicidio assistito alla Camera tra rinvii e stop. Legge portata avanti dal fronte progressista su sollecitazione della Consulta dopo la sentenza Cappato del 2019 dopo il caso Dj Fabo. Ma la Consulta dovrà pronunciarsi probabilmente, in queste ore, su altri sette referendum, uno sulla cannabis e sei sulla giusitizia promossi dalla Lega e dai Radicali. 

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