Il 17 Febbraio del 1992, con l’arresto di Mario Chiesa, parti’ Tangentopoli. La falsa rivoluzione giudiziaria che stravolse lo Stato di diritto con la magistratura, almeno parte di essa, che decise di andare oltre il suo perimetro per ‘smontare’ la Repubblica.
Siamo al trentennale ed i fatti di questi giorni racconto, in parte, la Rivincita di quella stagione e la sconfitta di alcuni.
Si è scatenato, infatti, uno strano contrappasso che colpisce la magistratura, quella che mai ha deciso di abdicare alla militanza, e la politica, quella che ha spianato la strada ai poteri forti e che non ha battuto ciglio quando partiva la furia della delegittimazione.
Queste categorie rischiano di essere travolte dai fatti di questi giorni e sono, finalmente, costrette a fare bilanci con scelte scellerate.
È uno strano caso quello del trentennale che cade, si rifletta, nei giorni del via libera ai referendum sulla Giustizia e nelle settimane dei rincari di luce e gas. Aumenti mai visti prima, per dimensioni, che raccontano l’impotenza della politica.
I nodi non risolti stanno venendo al pettine. Per i magistrati militanti e per la politica mediocre.