Di Felice Massimo De Falco
Napoletana doc, classe 1970, figlia di un’ imprenditrice e di un avvocato penalista cassazionista, due figlie, sposata. La visione imprenditoriale e la creazione di nuove figure professionali hanno accompagnato il suo percorso di crescita e di formazione, occupandosi, appena ventenne, di servizi di stenotipia presso gli enti pubblici e privati. Nel 1994 ha vinto il premio della Camera di commercio di Milano come “miglior giovane imprenditore”. Nel 1996 ha pubblicato la guida “Napoli in corsi” che raccoglie piu di 400 offerte formative promosse nella nostra città. Dal 2001 al 2008 ha operato nella amministrazione del Formez e successivamente nella Fondazione Polis. Nel 2011 ha realizzato, in società con 3 giovani e coraggiose donne, “Il Mondo ai Piccoli Impresa Sociale”, asilo nido autorizzato ed accreditato dal Comune di Napoli e scuola dell infanzia paritaria. Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione, ha conseguito il master in Management scolastico e direzione delle scuole paritarie dell’Universita cattolica del sacro cuore di Milano. Dal 2017 é presidente della sezione CONFAPI scuole paritarie della Campania.
Valentina si mette “a nudo” per noi
- Quali sono i problemi delle scuole paritarie che oggi il governo dovrebbe affrontare?
Considerare la proposta del costo standard per realizzare una effettiva parità nell offerta formativa della scuola pubblica statale e privata, analogamente a quanto già avviene in molti altri paesi d’Europa.
I fondi attuali corrisposti dallo Stato alle scuola paritarie, dunque a studente, sono differenziati rispetto alle regioni d appartenenza, esempio il sud percepisce a bambino e o ragazzo un importo inferiore rispetto al nord
- Fare impresa nella scuola cosa comporta rispetto ad un altro settore?
Comporta che la finalità dell impresa scuola, è di esclusivo carattere sociale ed educativo, quasi una missione. Ciò ha come ricaduta la necessaria valorizzazione di tutte le risorse umane che operano nell impresa, coese in un unità di intenti. Le competenze pedagogiche, comportamentali, e l intelligenza emotiva rivestano una funzione centrale.
- Per quali meriti sei una delle migliori imprenditrici di Napoli?
Non ritengo d essere la migliore ma di quelli che operano in modo scrupoloso, professionale e che crede nella funzione sociale dell impresa.
Sono tra quelle che si fanno il “mazzo quadrato”.
- Qual é stato il progetto a cui hai tenuto di più e perché?
Ogni progetto portato avanti in quest anni ha avuto la sua importanza, in quanto ha contribuito a rispondere alle esigenze di lavoro e di nuove figure professionali
- L’epidemia ha stravolto il mondo della scuola. Il governo come ha gestito questa fase secondo te?
Se nella prima fase della pandemia abbiamo assistito ad una serie di decisioni piuttosto improvvisate, ricordo l’iniziativa dei banchi con le rotelle o della confusione con alunni a casa e o a distanza, in questa fase c’è stata una presa di coscienza e la consapevolezza dei disastri causati dalla chiusura delle scuole, aumento della dispersione scolastica, della povertà educativa, significativo numero di adolescenti con disturbi emotivi e psicologici, suicidi e la regressione di tanti disabili, ora in questa fase, il governo si è impegnato di tenere il più possibile le scuole aperte.
- Favorevole o no alla Dad?
- Sono favorevole indubbiamente per la scuola in presenza ma utilizzerei la Dad integrandola nell ambito scolastico, rimodulando lo svolgimento delle attività didattiche come strumento di studio ed approfondimento con confronto di gruppo ed interazione con il corpo docente, non abbandonerei un mezzo che comunque è stato l’unico modo di avvicinamento anche se a distanza.
- Una formazione valida cosa presuppone?
Una valida formazione equivale ad una revisione dei programmi scolastici da seguire rimodulati secondo l offerta formativa che occorre sia adeguata e che corrisponda alle offerte di lavoro. Per questo motivo occorre la formazione dei professori adeguata, aggiornata e continua con l utilizzo di sistemi informatici e metodi d insegnamento che siano più vicini ai bambini ed ai ragazzi con l utilizzo di lavori di gruppo, ricerche e progetti. Una scuola vicina al modello anglosassone con le nostra cultura umanistica.
- Ti senti rappresentata da questa classe politica?
Da anni la classe politica, se parliamo della mia città, non mi rappresenta, posso però attualmente costatare che, la nuova Giunta comunale è formata da tecnici preparati e professionisti affidabili, ed è probabile che proprio addetti ai lavori possano dare una svolta per superare, con gli aiuti del Governo, questa impasse.
- In Italia c’é bisogno di una riforma profonda della scuola?
La nostra nazione ha visto riforme sulla scuola in modo periodico, più o meno valide, il problema sta di non strumentalizzare la scuola per utilizzarla a proprio piacimento, occorre renderla libera di ideologie e o schemi politici, la scuola è apartitica e apolitica, laica, l istruzione è libera ed è per tutti, per qualsiasi ceto sociale . La riforma la vedo sul corpo docente nel riuscire ad essere più attrattivi possibili rispetto a chi non ama studiare e o comunque riscontra delle difficoltà, ogni volta che si perde un bambino e o un ragazzo è il fallimento di un insegnate e della scuola stessa.
- Come sarà la scuola fra 30 anni?
- Se dovessi immaginare la scuola tra 30 anni non mi meraviglierei se fosse all’avanguardia con l’utilizzo sempre più della rete o addirittura di meta, una scuola sempre più protesa al futuro, con nostri avatar che rispondono a distanza rispetto alla non presenza in classe. Insomma ne vedremo delle belle ma in sostanza occorrerà sempre ricordarci delle nostre origini e da chi risaliamo.