“Dobbiamo decidere se siamo di centro, di sinistra o di centro e in Italia è una cosa difficile. Si dice ‘siete di centro’? Rispetto a chi? Noi ci chiamiamo ‘Azione’ perché abbiamo riferimento al ‘Partito di azione’, era liberal-socialista”. Così Carlo Calenda, al primo congresso di “Azione-L’Italia, sul serio”, in corso a palazzo dei Congressi, a Roma. “È il pensiero che cerca di mettere la potenza della libertà individuale con quello della società. Se la società si spacca – prosegue – lo sforzo dell’individuo decade, diventa elemento di frattura”.
“Noi siamo per il dialogo ma non vuol dire l’accettazione di qualunque controparte. Non dialoghiamo e non accettiamo il confronto con M5S e FdI: una scelta netta e definita, perché il dialogo si fa a partire dai valori comuni. Voglio sapere dove nella matrice dei popolari, dei liberali, dei socialdemocratici c’è la possibilità di sottomettersi ai sovranisti e populisti. Possiamo inventarci il porcellum A o B, ma noi con sovranisti e populisti non andremo alleati” conclude.