di Anna Adamo
Dopo un concept in free download e tre singoli rilasciati sui principali digital store, Reborn, pseudonimo di Renato Valentino, torna a stupire i fan con “Expand”, il suo nuovo EP.
“Con questo EP, racconta il giovane cantautore campano, ho voluto parlare delle conseguenze di questi due anni di pandemia, le quali possono naturalmente essere sia psicologiche che fisiche. Inoltre, ho anche fatto si che la mia musica fosse di supporto per tante persone che stanno attraversando momenti difficili sul lavoro o in altri campi”.
Si evince chiaramente l’ urgenza comunicativa di un artista che, attraverso una scrittura intima e personale, vuole raccontare di un mondo alle prese con la pandemia dal punto di vista del ventenne qual è.
Un’ esigenza, la sua, che trova larga espressione nella musica. “La musica,dice, per me è una valvola di sfogo, il mio modo di comunicare ciò che sento e tutto ciò che accade intorno a me. Scrivere canzoni mi ha aiutato a superare i periodi di lockdown”.
É un EP, quello di Reborn, che racchiude cinque tracce in cui sono descritti in modi diversi le sfumature dell’animo. Il tutto è accompagnato da sonorità elettro-rock miscelate ad atmosfere psichedeliche, che rappresentano la rivolta interiore di una generazione costretta a fare i conti non solo con problemi personali, ma anche con quesiti ai quali nessuno sa dare una risposta, compromettendo ulteriormente una stabilità già di per sé fragile e vacillante.
Ci ritroviamo dinanzi un susseguirsi di riflessioni, incoraggiamenti e contestazioni sociali, che sottolineano la mancanza di tutele nei confronti dei giovani da parte dello Stato e della collettività.
“Sarebbe opportuno aiutare la maggior parte delle persone attraverso un sostegno psicologico ed essere ancora più vicini ai giovani, aiutandoli soprattutto da un punto di vista lavorativo, offrendo loro opportunità, perché sono proprio questi ultimi che hanno maggiormente risentito degli effetti del periodo che siamo attraversando”.
Le parole del giovane cantautore non lasciano spazio ai dubbi: la musica può essere un’ ancora di salvezza. Per lui lo è stato e vuole, quindi, attraverso i suoi brani,che lo sia anche per altre persone.
Soprattutto per chi, come lui, si è ritrovato ad attraversare un periodo in cui tutte le certezze hanno lasciato il posto all’incertezza più assoluta.