di Anna Adamo
Genitore non si nasce, si diventa. Lo sanno bene le madri. E lo sanno anche i papà.
Perché, non è vero che la donna è più genitore dell’uomo.
Tra tutte le incertezze che ruotano intorno all’ essere genitore, l’unica certezza è che tale ruolo non dipenda dal sesso. Gli uomini, che piaccia o no, sono genitori tanto quanto le donne. Ecco, perché bisogna abbandonarla, quella concezione secondo la quale se un uomo si occupa dei figli mentre la donna lavora è un babysitter, un mammo o un super papà.
Un uomo che si occupa dei figli, ed è d’ aiuto alla donna nella gestione di questi ultimi, non ha nessun super potere, non c’è motivo di elogiarlo come se avesse compiuto chissà quale impresa eroica, perché la verità è che non ha fatto altro che fare il suo dovere, in quanto, occorre ricordare, che i figli sono pur sempre anche dell’ uomo e mai solo della donna.
Occuparsene, quindi, dovrebbe essere una cosa normale anche per l’ uomo, così come lo è per la donna.
E, sia chiaro, non dovrebbe essere di certo una cosa di cui vergognarsi, se si è uomini.
E le teorie riguardo il fatto che le donne abbiano una maggiore attitudine verso la cura dei propri figli rispetto agli uomini, non reggono per nulla.
Non in una società come la nostra, in cui dovrebbe vigere la parità dei sessi.
Che poi, no, l’ attitudine verso l’essere genitore non esiste. Non si impara e non si insegna da nessuna parte. Essere genitore è qualcosa di estremamente naturale.
Del resto, è quando nasce un bambino che nascono anche una mamma ed un papà.
E no, non è vero che se una donna lavora e lascia che l’ uomo si occupi dei figli, è una cattiva madre.
Lo ha urlato a gran voce Chiara Ferragni, accusata di essere una madre negligente per essersi recata a lavoro e aver lasciato fosse il marito, Fedez, definito babysitter, ad occuparsi dei bambini.
“Una mamma che lavora”, ha dichiarato l’influencer, “perché deve essere definita di negligente? Una mamma che si sente bene con il proprio corpo, perché si deve sentire in colpa?Una mamma che non dimentica di essere anche donna, lavoratrice, moglie, amica, perché deve essere discriminata?”
Quelle della Ferragni sono parole forti.
Sono parole di una donna che non rinuncia a combattere e a pretendere di essere considerata al pari degli uomini e insegna ad altre donne a fare lo stesso.
Perché, si, che le donne combattano insieme per ottenere gli stessi dirittig degli uomini e non essere discriminate e sottovalutate, è più importante che mai.
È importante per evitare che il maschilismo di questa società non prenda il sopravvento sui diritti e i doveri che le donne hanno conquistato con grande fatica nel corso degli anni.
Ben vengano, dunque, le donne lavoratrici come Chiara Ferragni.
Ma, soprattutto, ben vengano gli uomini come Fedez, che permettono alla donna di lavorare e realizzarsi professionalmente, essendo loro d’aiuto occupandosi dei bambini, senza conferire importanza a pregiudizi o luoghi comuni.