di Roberta D’Amico
Un aumento che spaventa tutti: dalle imprese terziarie alle famiglie. Un’emergenza da affrontare nonostante i provvedimenti introdotti dal governo per fare fronte al caro energia. Una sfida che va oltre i provvedimenti per RI-disegnare una nuova politica energetica sostenibile.
Il Consiglio dei ministri si è riunito venerdì 18 febbraio 2022, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi per discutere del contenimento dei costi dell’energia e rilancio industriale.
Le norme introdotte hanno l’obiettivo di sostenere la ripresa economica e, soprattutto, rimuovere gli ostacoli per milioni di imprese. L’intervento ammonta a quasi 8 miliardi, di cui 5,5 saranno destinanti al caro energia e la restante parte al sostegno delle filiere produttive colpite da questa fase.
L’intervento si suddivise in due parti: la prima riguarda l’emergenza per calmierare nel breve tempo i costi delle bollette energetiche. La seconda, invece, riguarda l’aumento nazionale della produzione di energia.
Una delle novità più importanti che va nella direzione di sostenere le famiglie è l’introduzione per le famiglie in stato di bisogno, dal 1° gennaio 2021 dei bonus sociali di sconto sulla bolletta, che, saranno gradualmente riconosciuti in modo automatico a chi ne ha diritto, senza più dover presentare domanda.
Il prezzo più alto non lo pagano solo le famiglie ma anche il modo del terziario. Lo studio condotto da Confcommercio, svolto in collaborazione con Nomisma Energia, evidenzia che le imprese italiane del terziario: bar, ristoranti, negozi alimentari e alberghi saranno quelle più colpite anche a causa dei rincari energetici. In particolare, per l’elettricità, le imprese di questi settori, con un consumo complessivo di 22 miliardi di chilowattora, dal 1° gennaio vedranno aumentare la bolletta da 7,4 miliardi nel 2021 a 13,9 nel 2022.
Un costo insostenibile per un milione di imprese, che hanno dovuto già affrontare il periodo buio della pandemia.
Infine, la necessità è interrogarsi sul bisogno di misure strutturali oltre l’emergenza.
In quest’ottica, il tema centrale su cui la politica e il paese devono convergere è quello delle rinnovabili. Serve un patto per il futuro che ci consente di investire per un mondo totalmente alimentato da energia pulita e rinnovabile entro il 2050.