di Anna Adamo
Il conflitto Russia-Ucraina non accenna a placarsi. La situazione è più drammatica del previsto e le richieste d’ aiuto hanno ormai preso il sopravvento.
Il popolo italiano, per quel che può, non sta facendo mancare all’ Ucraina l’ aiuto di cui necessita, soprattutto attraverso la raccolta di beni di prima necessità. Grande aiuto, infatti, arriva anche dai salernitani, che hanno donato alla comunità ucraina presente in città più di quanto si possa immaginare.
“I salernitani stanno donando più cose di quanto ci aspettassimo” dice Yarina Pylyukh, punto di riferimento per la comunità ucraina di Salerno. “Saremo loro grati per sempre. Le cose donate fino ad ora sono talmente tante che non possiamo più trasportarle con le auto, infatti siamo alla ricerca di Minivan con cui poter trasportare il tutto”.
Quelle di Yarina sono parole di gratitudine. Sono parole di chi ha riconosciuto nel grande cuore dei salernitani lo spiraglio di luce necessario per continuare a sperare che nel proprio Paese d’origine le cose possano ritornare alla normalità il prima possibile.
“Sarà possibile -prosegue la Pylyukh- donare fino a sabato, giorno in cui da Salerno partirà il primo pullman diretto in Ucraina. La raccolta più grande ce la si aspetta giovedì, presso il Parco Pinocchio. Sono certa che la città di Salerno, ancora una volta, non ci farà mancare l’ aiuto di cui necessitiamo. Nel frattempo, voglio anche ringraziare i giornalisti che in questi giorni ci stanno dando voce, perché anche loro sono i nostri eroi”.
Negli appelli di Yarina è ben evidente la disperazione di un popolo che non sa a cosa aggrapparsi per mettersi in salvo, perché non ne può più di vedere persone perdere ingiustamente la vita. È inutile girarci intorno, siamo, chi più chi meno, tutti coinvolti in un qualcosa più grande di noi. Non possiamo restare a guardare.
É nostro dovere agire e fare tutto ciò che rientra nelle nostre possibilità per restituire al popolo ucraino la dignità di cui è stato privato, essendogli accanto con azioni concrete e non solo con le parole.