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22 Dicembre 2024

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“Fine Pandemia”, gioia strozzata dall’inizio della guerra

Di Luca Mazzeo

Finalmente dopo due anni si inizia nuovamente ad assaporare il gusto della libertà. Come più volte evidenziato in questo arco di tempo, siamo stati obbligati a rispettare regole sin troppo rigide che hanno dato adito ad una scia di pensiero molto netta, ovvero quella di una ” dittatura forzata”.

La negazione di un abbraccio, di un contatto fisico, la negazione di un diritto fondamentale come quello del lavoro hanno fatto sì che si creasse un nuova società improntata sull’alienazione in quanto è decaduta totalmente la dinamica comunicativo- relazionale. 

È al quanto emozionante vedere l’aggregazione di persone per lo scambio di opinioni, se pur ancora con il dispositivo di protezione, commercianti con le saracinesche alzate dopo giorni e giorni di buio economico, bambini tornare a correre e sghignazzare lungo le strade.

Nonostante un significativo e progressivo ritorno alla vita, gli interrogativi restano tanti tra cui: il popolo sarà realmente interessato e proiettato verso il mondo reale? Quando si parla di “mondo reale” si intende quell’insieme di azioni naturali sin ora depositate e accantonate negli stadi primari della psiche (pulsioni, desideri, percezione concreta degli obiettivi); le dinamiche comportamentali della psiche permarranno invariate o subiranno una sostanziale decrescita cronica? La decrescita cronica è una patologia che colpisce la mente nella parte più sensibile della razionalità senza consentire ad ogni soggetto interessato di fuoriuscire dalla cornice limitata composta da atteggiamenti ripetitivi- compulsivi, provocando così una lesione parziale o totale del sistema neurologico.

In ultima analisi l’approccio verso l’altro sarà coinvolgente o sempre basato sulla paura? L’approccio si suddivide in due parti: nella prima troviamo quello dinamico ove si riscontra la costanza esplorativa della quotidianità; nella seconda collochiamo quello statico (volontà di compiere solo meccanismi essenziali volti ad assolvere un benessere momentaneo).

Dopo aver definito alcuni   pericoli post pandemia come se non bastasse, si fa spazio un ulteriore trauma derivante dalla guerra scoppiata tra Russia e Ucraina. Tale scenario alimenta sgomento in tutti i paesi europei provocando una crisi senza precedenti. La medesima scaturita da tre fattori: aumento esponenziale delle accise sulla benzina; aumento sui beni di prima necessità (pane, pasta, ecc); aumento energetico (luce, gas).

In definitiva si può affermare, con assoluta franchezza, che si sta cadendo ancora una volta in un vortice dannoso e devastante che comporterà più morti del covid-19. La differenza sarà però sostanziale poiché non scaturiranno da un semplice contagio, ma da una parola bruttissima … La Povertà. Riflettiamo.

 P.s: “Basta guerra coloriamo la cornice del mondo con sorrisi sulla terra”.

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