Di Felice Massimo De Falco
Il suono della musica contro il rumore delle bombe. “Ci ho messo 15 ore ad arrivare fin qua, ma ne valeva la pena. I profughi hanno sentito per giorni solo il rumore dei bombardamenti, ora voglio che sentano solo la musica”. Davide Martello, nome e origini siciliane ma 40 anni passati nella foresta nera in Baviera, è arrivato ieri al confine tra la Polonia e l’Ucraina a Medika, potandosi dietro il suo pianoforte su un rimorchio a due ruote con una missione: suonare per tutti i rifugiati della guerra tra Russia e Ucraina che stanno cercando di raggiungere i Paesi dell’Unione Europea.
Una missione che il musicista ha preso a cuore e che in passato lo ha portato anche in altre esibizioni di solidarietà a Istanbul, Parigi e Kiev. “Le guerre si fanno per soldi e per potere – dice mentre i volontari e i profughi lo applaudono – Io spero che l’arte e la musica possano toccare il cuore di Putin, risvegliare il suo lato umano. Anche se so che è difficile”. Sul suo pianoforte c’è il simbolo della pace. L’ha costruito lui e i video con la sua esibizione hanno già fatto il giro del mondo grazie al web. In uno dei tanti c’è una profuga che si avvicina e si mette a suonare con lui ‘We are the champions’ dei Queen.
“Era un’insegnante di musica – racconta Davide – non ci siamo detti nulla, non ce ne era bisogno. Abbiamo suonato e quello è tutto quello che dovevamo fare”