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16 Novembre 2024

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Il pianista suona per i profughi in Ucraina: “Musica sotto le bombe”

Di Felice Massimo De Falco

Il suono della musica contro il rumore delle bombe. “Ci ho messo 15 ore ad arrivare fin qua, ma ne valeva la pena. I profughi hanno sentito per giorni solo il rumore dei bombardamenti, ora voglio che sentano solo la musica”. Davide Martello, nome e origini siciliane ma 40 anni passati nella foresta nera in Baviera, è arrivato ieri al confine tra la Polonia e l’Ucraina a Medika, potandosi dietro il suo pianoforte su un rimorchio a due ruote con una missione: suonare per tutti i rifugiati della guerra tra Russia e Ucraina che stanno cercando di raggiungere i Paesi dell’Unione Europea.

Una missione che il musicista ha preso a cuore e che in passato lo ha portato anche in altre esibizioni di solidarietà a Istanbul, Parigi e Kiev. “Le guerre si fanno per soldi e per potere – dice mentre i volontari e i profughi lo applaudono – Io spero che l’arte e la musica possano toccare il cuore di Putin, risvegliare il suo lato umano. Anche se so che è difficile”. Sul suo pianoforte c’è il simbolo della pace. L’ha costruito lui e i video con la sua esibizione hanno già fatto il giro del mondo grazie al web. In uno dei tanti c’è una profuga che si avvicina e si mette a suonare con lui ‘We are the champions’ dei Queen.
“Era un’insegnante di musica – racconta Davide – non ci siamo detti nulla, non ce ne era bisogno. Abbiamo suonato e quello è tutto quello che dovevamo fare”

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