“Le sanzioni erano e sono necessarie, non possiamo permettere che il disegno egemonico di Putin abbia la minima possibilità di realizzarsi. Ma è chiaro che va lasciato spazio anche alla diplomazia. Servirebbe un mediatore tra le parti, una parte terza, e potrebbe essere l’Onu anche inviando come forze di interposizione i caschi blu. Non possiamo permetterci morti, rischi nucleari, un esodo biblico di profughi con sofferenze indicibili”. Lo dice Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, al Corriere della Sera sulla situazione in UCRAINA.
“Lo choc energetico che imprese e famiglie affrontano da mesi è destinato a durare. Le sanzioni penalizzano chi le subisce, ma anche chi le infligge. L’Europa, unita sulla Russia, oggi deve esserlo anche nel fronteggiare la crisi”, aggiunge Tajani, spiegando come. “Proponiamo un nuovo fondo per la costruzione della Casa Comune: il meccanismo che ha consentito di finanziare il Recovery plan/Next Generation Ue tramite l’emissione comune di titoli di debito va istituzionalizzato, reso permanente e ingrandito fino ad almeno tre volte Next Generation Ue per finanziare difesa comune, politica industriale ed energetica comune, politiche migratorie comuni, fondi di sostegno alle imprese per i maggiori oneri derivanti dalle sanzioni e infrastrutture per la transizione ecologica”.