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15 Novembre 2024

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“Nude allo specchio”, ecco Agata Fortis, l’arte come metafora della vita

Di Felice Massimo De Falco

Agata Fortis nasce il 7 Agosto del 1991 a Roma dove attualmente vive. Da piccola studia alla scuola americana “Marymount school” di Roma, durante la quale apprende l’inglese, come fosse una seconda lingua, e si avvicina all’arte; infatti la scuola, grazie anche all’impronta americana, dava una grande importanza alla musica e al teatro.

Prosegue la sua formazione frequentando prima il liceo classico Montessori di Roma, e poi trasferendosi a Milano dove si laurea, nel 2018, in legge all’università Luigi Bocconi. 
Tornata a Roma frequenta un corso annuale alla scuola di recitazione cinematografica YD’s Actors; negli anni a seguire completa la sua formazione attoriale studiando con un insegnante privato e contemporaneamente prendendo parte a diversi workshop, tra cui un laboratorio di recitazione cinematografica tenuto dal Centro Sperimentale di cinemtografia di roma e uno al Laboratorio di Arti sceniche di Massimiliano Bruno. 

Infine viene selezionata da Gabriele Muccino per un workshop tenuto da lui in persona, alla scuola Studio Cinema International dove poi si iscriverà al corso annuale e dove attualmente sta studiando.
Nel frattempo muove i suoi primi passi nel mondo del lavoro 
Nel 2020 inizia la sua collaborazione con “La Bottega degli attori”di Fabio Saccani che diventa ufficialmente il suo agente.

Prende parte alla serie “Speravo de morì prima” di Luca Ribuoli nei panni di Sarah Felderbhaum.
Nel Dicembre del 2020 gira “ Bla bla Baby” di Fausto Brizzi, in uscita nelle sale ad Aprile 2022. 
A Luglio ottiene il suo primo ruolo da protagonista in un cortometraggio, dal titolo “ L’altra metà” ( “The other half”) prodotto da Lucas A. Ferrara, produttore americano, e diretto da Luigi D’Angelo. Attualmente il cortometraggio sta girando parecchi festival nazionali ed internazionali, e sta vicendo diversi premi tra cui “Best Actress” al Paris International film festival.

A ottobre Agata partecipa nuovamente come attrice protagonista al fianco di Michele D’Anca al 48h film project con la produzione Vitruvio Entraitenement dove realizzano il corto “ Anti”.
Sempre nel 2022 in occasione del 78esimo festival della canzone italiana, Agata viene ospitata come speaker dalla stazione radiofonica e televisiva Radio musica television di Gaetano Risi. Partecipa anche in veste di presentatrice a format tv e radio in collaborazione con Area Stile.

Agata si mette “a nudo” per noi

Quanto é stata dura emergere nel tuo contesto artistico?

Molto, il lavoro dell’attore è decisamente sottovalutato. Dover prima studiare per diventare una brava attrice e poi essere riconosciuta come tale, e questo succede quando si inizia a vincere dei provini e a lavorare, non è stato semplicissimo, anzi! Anche se in fin dei conti sono riuscita ad ottenere qualche primo riconoscimento “velocemente” considerando che ho iniziato tardi ad affacciarmi a questo mestiere, merito dell’enorme passione e voglia di fare che mi accompagna dal primo istante che ho iniziato.

Hai qualche rimpianto nell’aver messo nel cassetto una laurea alla Bocconi?

Uno solo, avere maggiore certezza del mio futuro. Ma è un piccolo rischio che sono disposta a correre considerando quanto ami la strada che ho intrapreso.

Chi, tra i personaggi famosi, ti ha lasciato un’impronta forte interiore?

Tra i personaggi famosi, ti direi Gabriele Muccino. Complice il fatto che è stato un mio insegnante, mi ha colpito molto la sua umiltà e l’attenzione che ha con noi attori, sia nel capirci umanamente, sia nel volerci aiutare a portare fuori quello che abbiamo dentro, e lo fa prestando attenzione alle caratteristiche individuali dell’attore. Ci ha insegnato quanto valore abbia la nostra ” unicità” : siamo tutti diversi, l’importante è riuscire a comunicare in modo autentico la verità della scena, il messaggio che essa vuole veicolare.

Chi ti ha insegnato il mestiere?

Anna Gigante, attrice, regista ed insegnante, mi ha insegnato cosa vuol dire essere un attore e come affrontare lo studio dei testi. 

Quali emozioni sono ricorrenti in scena?

L’amore, la rabbia e la tristezza sono quelle più frequentemente portate in scena, ma prima del ciack ti direi l’estrema concentrazione e sempre un pò di tensione! 

Hai trovato la tua dimensione artistica nel cinema. Hai altre aspirazioni in altri campi?

Mi piace ogni forma di comunicazione, vorrei specializzarmi nel canto perché ho un grande amore per i musicals, e sin da piccola ho sempre studiato danza! Confesso poi che mi piacerebbe fare qualche bella esperienza in teatro.

La pandemia ha piegato il mondo dello spettacolo, come hai reagito?

in realtà è proprio durante la pandemia che mi sono rimboccata le maniche, ho trovato il mio agente e ho girato il mio primo film! Diciamo che ci credo troppo perché una pandemia possa fermarmi! 

Chi è l’attrice capace?

L’attrice capace è l’attrice che sente, nel senso di percepire, che ascolta ma soprattutto che sa comunicare.

Con chi vorresti lavorare in futuro?

Oddio, bella domanda. Sicuramente, dal momento che lo stimo tantissimo e sono un amante di tutti i suoi film, mi piacerebbe lavorare con Gabriele Muccino. E se proprio mi è concesso di sognare sarebbe bello anche lavorare con Sorrentino, Bellocchio e Genovese.

L’arte é la metafora della tua vita interiore?

Penso che l’arte sia un po’ la metafora della vita interiore di ogni essere umano. E’ proprio questo che amo di lei, che ognuno può riconoscersi in una delle sue tante forme, può essere definita il minimo comune denominatore di ogni uomo.

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