“Le stime di 500 milioni di danni non sembrano accurate al presidente Draghi? Eh, ha ragione, sono ottimistiche”. Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia a ‘La Repubblica’, sostiene che “con la decisione di prorogare le restrizioni, il mese di aprile almeno per meta’ ce lo siamo giocato” sul fronte turistico. “Andra’ bene da maggio in poi, ma perche’ dobbiamo buttare via queste settimane?”, si domanda. “Dobbiamo fare come gli altri o ci perderemo i ponti di aprile e maggio”, esorta il ministro, che sottolinea i “numeri migliori degli altri” sulla pandemia. Se non copiamo Paesi come Spagna, Francia e Grecia, “e’ pacifico che persino gli italiani per i ponti di aprile preferiranno andare all’estero” dove “le restrizioni non ci sono piu'”.
Il ministro immagina anche una promozione turistica comunitaria. Con la guerra nel cuore dell’Europa e’ a rischio il mercato americano. Attualmente c’e’ il “47% degli americani in standby, che non ha deciso cosa fare. Se perdiamo la meta’ dei turisti americani e’ un dramma”.
“I Paesi europei devono promuovere insieme un’offerta sicura e non pensare solo a farsi concorrenza. Serve un marketing comune tra i Paesi che hanno caratteristiche simili, che offrono cioè turismo culturale, marino, della montagna”.