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15 Novembre 2024

Chi siamo

“Nude allo specchio”, ecco Giulia Virzo

Di Felice Massimo De Falco

Nasce e cresce a Milano, ma giura di sentirsi parigina.
Si laurea in Storia del Costume e della Moda nel 2002,
per qualche anno si occupa di comunicazione e fa la cacciatrice di idee per un
istrionico e visionario gioielliere, prima votarsi all’alta moda organizzando eventi,
sfilate e campagne pubblicitarie.
Famelica per carattere, inappagabile per natura, sente che un lavoro è troppo
poco e seguire una sola passione non le basta.
Si iscrive quindi a una nota Accademia di trucco milanese.
Diplomata a pieni voti, inizia a sottoporre ogni membro del proprio albero
genealogico e non (compreso quello parigino?!?) a estenuanti sedute di prova.
Ne uscirà due anni più tardi con una missione:
mostrare a ogni donna l’inconsapevole bellezza che nasconde dentro di sé
usando pennelli, colori e smokey eye.
Usando il suo storico pseudonimo (che racchiude la passione per la Francia,
l’iniziale del cognome e un omaggio al film Lady Vendetta)
nasce “Madame V”, una modesta attività di make-up&hair dedicata
principalmente alle spose, ma che include anche varie
partecipazioni a progetti diversi, dai programmi televisivi agli shooting moda o
maternità&famiglia.
Passo dopo passo, senza presunzione né pretese l’attività cresce.
Iniziano collaborazioni continuative e progetti di più alto livello.
A malincuore ma consapevolmente, lo pseudonimo
(un po’ infantile e un po’ maitresse) viene riposto accuratamente in un cassetto
per lasciare il posto a un più serioso
Giulia Virzo Make-up Artist&Hair Stylist.
Voi, però, continuate a chiamarla Madame V.

  • Moda e trucco: sono potenti armi della femminilità?

Dipende da cosa intendiamo per femminilità.
Personalmente non credo che questo significhi seduzione né sia sinonimo di appariscente quindi direi di no.
Direi che sono ottimi strumenti per esprimere la propria personalità e valorizzarla attraverso codici di linee e colori, ma paradossalmente direi che la vera femminilità è nuda e struccata.

  • Qual é il trucco perfetto?

Quello che fa sorridere una donna quando si guarda perché vede se stessa nella sua versione migliore.

  • Che richieste fa la gente sul trucco?
    Tra le più svariate…purtroppo per la maggior parte le reference che vengono proposte sono foto prese da internet, molto ritoccate quindi si considera il trucco come una sorta di miracolo e si perde di vista la bellezza della naturalezza.
  • Il trucco può mascherare la personalità di una donna?

Sicuramente si, almeno da un punto di vista visivo.
Il trucco è un codice, esprime un concetto e un carattere convenzionalmente condiviso quindi può sicuramente essere considerato una maschera e quindi nascondere o modificare la personalità che gli altri percepiscono.

  • Sempre più uomini ricorrono al trucco. É vero? Come mai?

È assolutamente vero. La diffusione di una sorta di perfezione artefatta per mezzo dei social che propongono filtri e immagini ritoccate rende più difficile l’accettazione di sé nella versione più naturale. In ogni caso è una pratica che era già diffusa nel 700 ad esempio e che poi aveva lasciato progressivamente il monopolio all’universo femminile.

  • La pandemia ha piegato il mondo dello spettacolo e degli eventi. Come hai reagito?

A parte l’aspetto tragico, il cambiamento sociale, l’evoluzione e la rivoluzione che questo ha comportato per tutti noi personalmente ho cercato di sfruttare l’opportunità di un momento storico senza precedenti per un percorso di introspezione e crescita personale. Una riscoperta del tempo e una selezione più severa dei rapporti o delle esperienze da vivere.

  • Chi vorresti truccare se potessi scegliere?

Sarò un po’ idealista, ma vorrei truccare ogni donna che si sente brutta o che sta attraversando un momento difficile soprattutto se impatta sul suo aspetto fisico.

  • E che trucco useresti?

Userei un trucco che la aiutasse a tirare fuori i suoi punti di forza: determinazione dolcezza freschezza.

  • Cosa pensi delle donne curvy utilizzate nella moda?

Penso che sia sbagliato categorizza le donne in base alla forma fisica. La magrezza è un codice sociale, cambia a seconda delle epoche. Penso che nessuno dovrebbe sentirsi inserito in un sottoinsieme. Siamo tutte donne, dovremmo liberarci del concetto di taglie giuste o sbagliate.

  • Qual é il tuo sogno recondito?

Ne ho moltissimi.
Alcuni che riguardano il mondo che vorrei fosse un mondo migliore, dove non ci si dovrebbe più stupire di gentilezza o generosità.
Altri più personali, mi piacerebbe poter viaggiare senza sosta, vedere il mondo e conoscere più culture possibili.
E poi mi piacerebbe trasferirmi a Parigi, che è la mia casa da tanti anni.

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