La Consigliera comunale, di Guardia Sanframondi, ed Ambasciatrice della Commissione Europea per il Patto Climatico Europeo, Fiorenza Ceniccola, ha incontrato a Napoli nella sede dell’azienda in viale J. F. Kennedy, il Direttore Generale dell’ANAS Campania, ing. Nicola Montesano, per chiedere un impegno deciso in merito alla procedura amministrativa finalizzata a ribattezzare la Fondo Valle Isclero in “Via della Falanghina”.
Ecco la dichiarazione
“Il Direttore Nicola Montesano si è mostrato un manager di elevata competenza e di concreta sensibilità, e lo ringrazio dal profondo del cuore per la grande disponibilità a realizzare questo “straordinario” progetto di promozione territoriale. Si è discusso degli interventi previsti per la messa in sicurezza di questo asse stradale che collega il Sannio con il mare di Napoli ed ho avuto modo di ricordare al Direttore Montesano che l’obiettivo che si intende conseguire è quello di far diventare la “Via della Falanghina” il filo rosso di congiunzione tra il mare di Napoli e i monti del Taburno e del Matese per dar vita ad un turismo di prossimità che può diventare l’asso nella manica per la ripartenza del Sannio e, nel contempo, ridare valore a circa 11.000 ettari di vigneti su colline abitate da vignaioli, diventati imprenditori, che hanno scritto pagine importanti della storia dell’enologia campana e continuano tutt’ora. Inoltre, ho anticipato al Direttore Montesano che, nei prossimi giorni, il Consiglio comunale di Guardia Sanframondi discuterà il mio ordine del giorno avente ad oggetto: Richiesta all’ANAS Campania di ribattezzare la “SS 265-Fondo Valle Isclero” in “Via della Falanghina” per dare il via con una spesa di poche migliaia di euro (per la realizzazione di un’area brandizzata da realizzarsi lungo il percorso e la sostituzione della cartellonistica stradale) ad una “straordinaria” operazione di promozione territoriale incentrata sulla valorizzazione del patrimonio eno-gastronomico, naturalistico e artistico e il Direttore Montesano si è dimostrato particolarmente convinto che questo “piccolo” cambiamento toponomastico possa rappresentare un grande attrattore turistico ed una preziosa occasione di rinascita per la cosiddetta Valle del Vino della Campania”.