“Condivido, in larga parte, le motivazioni e i contenuti della lettera appello, di forte critica a Vincenzo De Luca, firmata da molti autorevoli esponenti di area progressista ed indirizzata ad Enrico Letta”. Lo dice Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Campania, in una lettera inviata al Corriere del Mezzogiorno.
“Devo dire però, con altrettanta franchezza, che mi convince meno l’enfasi sul terzo mandato. La fiducia nella politica e nella democrazia viene prima del ‘divieto per legge’. Questa circostanza – scrive – può essere un’ultima istanza ma prima deve esserci una maggiore partecipazione alle scelte, una maggiore consapevolezza della politica, una chiara volontà di leggere i fatti della Campania e le istanze dei cittadini.
Questa è la democrazia. Il paradosso è che un divieto, fissato in una legge, possa impedire, o limitare, una legittima volontà popolare. Il paradosso è che questo dibattito possa allontanarci dalle emergenze della nostra terra”.
Nella lettera Caldoro indica poi i “disastri” sui quali bisognerebbe concentrarsi.
“Il sistema di potere della Regione è una metastasi, compra quando non convince, riduce gli spazi di confronto anche con la complicità di parte dell’informazione e di vaste fasce di società più propense al comodo ruolo ancellare” è la tesi.
Per Caldoro la riflessione andrebbe sviluppata su sanità, rifiuti e trasporti.