“Se fosse interrotto oggi il gas non avremmo grossi problemi per i prossimi mesi caldi. Dovremo essere molto attenti agli stoccaggi, cioè alle riserve invernali, ma su questo stiamo lavorando con ampio anticipo”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, intervistato al TG1.
La precisazione dovuto agli stop ed alle criticità del mercato russo.
La scorsa settimana Putin ha chiesto a Gazprom e Banca centrale russa di studiare il modo per far pagare in rubli il gas venduto alle controparti occidentali. Queste ultime hanno rifiutato di cambiare i termini contrattuali (stabiliti da tempo), che comprendono una precisa determinazione della valuta (euro o dollari) e dei prezzi. Concreto, dunque, il rischio di restare senza gas dalla parte europea e, dalla parte russa, di non incassare più euro e dollari.