“Nell’est dell’Ucraina la situazione resta estremamente difficile mentre prosegue lento ma evidente il ritiro delle truppe russe dal nord del paese. Intanto il bilancio dei bambini uccisi durante il conflitto si aggrava”. E’la sintesi del presidente Zelensky.
“L’Europa – ha detto Zelensky – non ha il diritto di reagire in silenzio a quanto sta accadendo nella nostra Mariupol. Il mondo intero deve reagire a questa catastrofe umanitaria”. Il presidente ucraino ha spiegato che ieri i corridoi umanitari hanno funzionato in tre regioni, ovvero Donetsk, Lugansk e Zaporizhzhia, e “6.266 persone sono state salvate”. In particolare, a Mariupol sono state messe in salvo 3.071 persone.
“In qualche luogo – ha detto- vengono espulsi con battaglie, da qualche parte lasciano le posizioni per conto proprio. Dopo di loro rimangono un completo disastro e molti pericoli”, ha aggiunto spiegando che “i bombardamenti potrebbero continuare” e che le forze russe starebbero “minando tutto questo territorio”, comprese le attrezzature e “persino i corpi delle persone uccise”. “Nell’est del nostro Paese – ha aggiunto Zelensky – la situazione resta estremamente difficile. Le forze armate russe si stanno accumulando nel Donbass, in direzione di Kharkiv. Si stanno preparando per nuovi potenti colpi. Noi – ha evidenziato – ci stiamo preparando per una difesa ancora più attiva”.
LA TRAGEDIA
Nel frattempo, ed e’ il dato piu drammatico, peggiora quotidianamente il bilancio dei bambini che hanno perso la vita durante il conflitto. L’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina ha reso noto che ad oggi 158 bambini sono stati uccisi e 254 sono rimasti feriti.