E’ la Pasqua del lento ritorno alla normalita’, di una ritrovata socialita’ e del desiderio di mettere la pandemia e le restrizioni alle spalle. Dopo il boom di turisti che hanno raggiunto Napoli tra sabato e domenica, le scene si ripetono anche nel lunedi’ di Pasquetta. Alberghi e b&b pieni, bar e ristoranti presi d’assalto, folla nelle vie del centro e sul lungomare. Il sole che e’ tornato a splendere e l’attenuarsi del vento, rendono la giornata ancora piu’ piacevole per napoletani e visitatori che hanno scelto il capoluogo campano.
Confesercenti stima un afflusso di 150mila persone a Napoli e 200 in tutta la Campania, per un incasso di circa 70 milioni, tra soggiorno e spese varie. Solo il settore alberghiero potrebbe guadagnare intorno ai 30 milioni tra sabato e martedi’, 20 dei quali in provincia di Napoli. Sin dalla mattinata la zona del centro storico, ma anche Chiaia, il Vomero e il lungomare si riempiono di coppie e famiglie, mostrando un’immagine delle citta’ che rimanda a prima dell’emergenza sanitaria. Lunghe file anche agli imbarchi per le isole: in molti scelgono di trascorrere il lunedi’ ‘in Albis’ a Capri, a Ischia, ma soprattutto a Procida, resa ancora piu’ attrattiva dal titolo di Capitale italiana della cultura. Dopo il pienone di ieri, alcuni monumenti e musei decidono di restare chiusi, come il Museo e il Real bosco di Capodimonte, mentre il Mann apre le porte ai visitatori, che possono ammirare le foto di scena del film di Sorrentino, ‘E’ stata la mano di Dio’. Cosi’ come il Pan, che ospita la mostra di Andy Warhol. Un serpentone di persone, che sembra senza fine, attende pazientemente di poter accedere alla cappella Sansevero per il celebre ‘Cristo velato’. Resta invece deluso chi pensava di trascorrere la mattinata della Pasquetta nel verde cittadino. L’allerta meteo diramata dalla Protezione civile regionale ha spinto il Comune a chiudere i parchi pubblici, a cominciare dalla Floridiana, che avrebbe dovuto riaprire i cancelli dopo un lungo periodo di stop.