di Anna Adamo
Forse non lo abbiamo mai capito, quanto preziosa sia la libertà. O forse l’ abbiamo sempre data per scontata, anche quando ci ha dimostrato di non esserlo per nulla.
Che poi, la verità è un’altra. La verità è che noi abbiamo sempre creduto di essere liberi, ma in realtà non lo siamo mai stati.
Basta pensare al modo in cui ci lasciamo condizionare dal giudizio degli altri per capirlo.
Basta pensare al fatto che tendiamo ad essere tutti uguali, perché abbiamo paura di non essere accettati, se mostriamo di avere qualcosa di diverso rispetto agli altri.
Eppure, ognuno dovrebbe sentirsi libero di essere sé stesso. Dovremmo essere orgogliosi di quello che ci contraddistingue. Perché, è proprio ciò che ci contraddistingue che mostra chi siamo.
Invece no, non lo siamo, perché ci siamo ormai lasciati condizionare dalla società in cui viviamo, laddove l’apparire riesce sempre a trionfare sull’essere. E no, non è vero che chi è sé stesso non arriva da nessuna parte. Chi è sé stesso, arriva dove vuole. Impiegando più tempo, facendo più sacrifici, ma ci arriva.
Ci arriva, perché alla fine, ciò che resta di ognuno di noi è quello che siamo, l’apparire, invece, svanisce con il passare del tempo, proprio come le foglie spazzate via dal vento.
Ci arriva soprattutto chi è libero, chi è capace di andare contro tutti, anche a costo di risultare controcorrente.
Perché, la libertà è ciò che ci consente di volare. E dobbiamo ricordarlo, oggi più che mai.
Dobbiamo far si che questo 25 aprile sia l’inizio di una nuova era. Di un’era in cui ognuno è libero di essere come vuole, di fare quello che vuole, senza lasciarsi condizionare da tutto ciò che è intorno a noi. Ebbene si, oggi più che mai abbiamo il dovere di ricominciare.
Abbiamo il dovere di cominciare a non darla più per scontata, la libertà che ci é stata donata.
Lo dobbiamo alla nostra storia. A coloro i quali in passato hanno combattuto per ottenerla, la libertà. Ma, soprattutto, lo dobbiamo a tutti coloro i quali, della libertà sono stati privati e si ritrovano ad essere Innocenti vittime di una guerra senza paragoni.