di Anna Adamo
Quando si parla di donne, non si può non parlare di lei, Donna Assunta Almirante.
Lei che è stata donna, moglie e madre della Destra Italiana. Si, è stata madre di quella destra italiana che ha sempre trattato come fosse una parte di se, come fosse una figlia.
E no, il suo non era un prendersene cura di circostanza, dovuto al fatto che fosse semplicemente la moglie di Giorgio Almirante.
Quello di donna Assunta nei confronti della destra era amore, rispetto nei confronti di quel marito che per quest’ultima si era sempre battuto.
E questa no, non è di certo una di quelle cose di cui tutte sono capaci.
Per portarle avanti,certe eredità, ci vuole forza, coraggio e bisogna crederci davvero.
Bisogna crederci quando non ci crede più nessuno, soprattutto quando non ci crede più nessuno. E Donna Assunta ci credeva.
Lo si evinceva dalle sue parole, dai consigli che era solita dispensare a tutti, in particolare ai giovani, con una dolce severità che solo le donne forti e decise come lei posseggono.
Lo si evinceva dal modo in cui era solita affrontare le critiche, che sembrava non le toccassero neanche minimamente, di cui fu protagonista durante la Svolta di Fiuggi nel 1995 con la quale l’ MSI- DN diventò in gran parte Alleanza Nazionale e nel 2007 partecipò all’assemblea costituente della Destra di Francesco Storace, favorendo così la fusione di AN con Forza Italia nel Popolo della Libertà e la successiva scissione che portò Fini a fondare Futuro e Libertà per l’ Italia.
Donna Assunta fu questo e molto altro ancora. Ed è per questo che d’ora in poi la ricorderemo, per il suo coraggio,per la sua forza e soprattutto per gli insegnamenti e i valori che ci ha trasmesso, proprio come solo una madre sa fare.
Perché, si, Donna Assunta questa mattina è morta all’età di 100 anni, ma quello che è stata non morirà mai.