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18 Novembre 2024

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Ucraina, le parole del presidente De Luca terrorizzato da questo ’bagno di sangue’

 “Auguriamoci che con il contributo delle forze intellettuali maturi un sentimento di pace. Io sono terrorizzato da questo bagno di sangue che si annuncia nelle prossime settimane”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, presentando in conferenza stampa il programma del Campania Teatro Festival. Agli intellettuali, De Luca ha indicato il compito di “accendere una luce sulla verità, al di là delle forzature e degli orientamenti. Vedo un’onda di conformismo che fa paura, come tutte le cose che alla fine si traducono in ideologismo, cioè in una barriera fra l’attività di conoscenza e la realtà, e quindi precludono a chi deve decidere la possibilità di decidere in maniera corretta. In questo momento i temi da affrontare sono quelli che riguardano i fondamenti della convivenza civile e umana: la pace e la guerra, la vita e la morte, i sistemi di valori. Io sono fra quelli che ritengono inaccettabile ogni lettura che proponga l’analisi della realtà come bianco e nero, come virtù e vizio, come libertà e autocrazia. Queste letture del mondo sono destinate a produrre tragedie e a non creare la convivenza civile e, per quello che ci riguarda più direttamente, a non creare anni di pace”.  L’augurio espresso da De Luca è che “il mondo della cultura e le forze intellettuali abbiano anche il coraggio di tenere aperti i canali di comunicazione fra esponenti della cultura, quale che sia la loro provenienza nazionale. Prima o poi dovremo riaprire i canali di comunicazione, di dialogo e di comprensione. Se si chiudono anche i canali della cultura, avremo solo barbarie negli anni davanti a noi. Faccio fatica a mettere un marchio sulla testa di Dostoevskij o di Tolstoj, che considero parte essenziale dell’umanesimo europeo. Pur essendo come tutti quanti noi ovviamente schierati per chi difende la libertà, inutile dirlo, ma la costruzione della pace è una cosa molto più complicata dei fiumi di armi che vanno in giro per il mondo. La costruzione della pace è fatta di comprensione, di analisi storica. Dunque bisogna tenere aperti i canali di comunicazione, illuminare la verità, al di là dei pensieri unici che di volta in volta ci vengono riproposti. E questo richiede coraggio”.

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