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23 Dicembre 2024

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Welfare, la rivoluzione della Carfagna per i più deboli  

“Venendo dal Sud so molto bene come funziona la macchina dell’esclusione sociale, per questo mi sono data il compito di rafforzare i presidi a tutela soprattutto di donne e bambini. Con l’ultima legge di bilancio abbiamo fatto un enorme passo avanti, per la prima volta lo Stato ha fissato standard elevati di servizi obbligatori per ogni comune italiano. Per gli assistenti sociali abbiamo rimosso ogni vincolo alle assunzioni e stanziato 650 milioni a regime entro il 2030 che porteranno finalmente al rapporto di 1 assistente sociale ogni 5mila abitanti, e’ una piccola grande rivoluzione”. Così la ministra per il Mezzogiorno, Mara Carfagna, intervenendo alla conferenza nazionale “Poverta’ ed esclusione sociale”, verso i Trenta anni dell’Ordine degli Assistenti sociali. 

“A Castellammare di Stabia – ha detto consegnando un esempio – ci sono soltanto 2 assistenti sociali, grazie al finanziamento stanziato con la legge di bilancio, ne avra’ 15. Questa rivoluzione dice alla vostra categoria che l’assistente sociale non e’ un lusso ma e’ una prestazione dovuta ovunque, non e’ un di piu’ ,e’ una priorita’, un dovere, non e’ carita’, assistenzialismo ma e’ un obbligo legato a una disposizione costituzionale e lo stato deve farsene carico”. 

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