di Anna Adamo
Amber Heard ha ragione quando dice che gli uomini ce l’abbiano il potere fisico, sociale e finanziario per distruggerle, le donne. Per far si che le vittime diventino carnefici e viceversa. E la cosa peggiore di questo sistema malato, che nonostante le atrocità commesse, certi uomini li pone ancora un passo avanti alle donne, è che le istituzioni li sostengano.
Per quanto scomoda possa essere, questa è una verità che va detta. Perché, non se ne può più di sentir dire che le donne se la siano cercata. Non se ne può più di sentir dire che siano colpevoli di qualsiasi forma di violenza subita, sia essa fisica, psicologica o verbale.
Non se ne può più dell’odio che sui social prende il sopravvento nel momento in cui una donna decide di denunciarlo, l’uomo che la maltratta.
Non se ne può più, di chiunque le ritenga poco di buono, le donne.
Come se poi li conoscessimo, i motivi che le spinge a comportarsi da poco di buono, ammesso si possa realmente definirle tali. Ebbene si, nella società in cui viviamo è così che funziona, se una donna denuncia diventa inevitabilmente colpevole e se si prova ad affermare il contrario, l’odio e gli insulti dei leoni da tastiera o di chi non conosce altri metodi per esprimere il proprio disappunto prendono il sopravvento.
E non è affatto bello, dopo averle toccate con mano, certe violenze, dover anche fare i conti con la mancanza di solidarietà. Si, la solidarietà. Quella di cui tutti parlano, ma nessuno è disposto a mettere in campo quando è necessario.
Quella che, invece, sarebbe opportuno offrire a chi la violenza ha il coraggio di denunciarla.
Per quanto scomoda sia, anche questa verità va detta, è doveroso dare alle donne vittime di violenza una solidarietà maggiore.
Ed ora che questa verità è stata portata alla luce del sole, sentitevi liberi di insultare.
Questi sono gli unici insulti accettabili, perché rivolti con una ragione, quella data dall’ aver detto qualcosa che li ha, forse per la prima volta, infastiditi davvero, certi uomini.