di Anna Adamo
É bastato un attimo per tutta quella pletora di detrattori per mettere in mora Elisabetta Franchi dopo che ha dichiarato che preferisce affidare i ruoli chiave agli uomini e che assume donne solo se “anta”, poiché avendo avuto già figli, sarebbero più propense a dedicarsi con maggior dedizione al lavoro.
Le accuse peggiori le sono state rivolte proprio dalle donne, da coloro che hanno considerato quelle dichiarazioni come la peggiore offesa di tutti i tempi: un pugno nello stomaco a tutte le battaglie che sono state fatte e che ancora si fanno per il raggiungimento della parità di genere.
Micaela Ottomano è donna, mamma, professionista realizzata, una famosa avvocata cassazionista.
La riflessione
“Con Elisabetta Franchi non ho rapporti professionali o di amicizia – chiosa Ottomano – l’ho difesa benché sui social mi abbiano molto contestato. A prescindere dalla stima che ho per lei e per quello che rappresenta ha portato alla luce una verità molto scomoda. È un’imprenditrice, ha costruito tutto da sola, conosce bene tutte le difficoltà che si hanno ad amministrare un’azienda con svariati milioni di euro di fatturato. Molte critiche ed attacchi sono inqualificabili e provengono da coloro che non sanno nulla di gestione di un’impresa. Tanta gente, purtroppo, proferisce parola a sproposito. Sono certa che la stilista non ha voluto offendere le donne, anzi , però bisogna ammettere che la sua disamina è assolutamente condivisibile. Molte donne, nonostante siano molto competenti, in alcuni casi anche più degli uomini, non sono disposte a sacrificarsi e ad anteporre la carriera alla vita privata”.
Anche queste dichiarazioni dell’avvocato Ottomano potrebbero suscitare reazioni spigolose, lei sa cosa significa realizzarsi con grande impegno per raggiungere gli obiettivi prefissatisi. Quelle di Micaela Ottomano sono parole di una donna che molto spesso si è confrontata con altre donne non disposte a sacrificarsi in nome della carriera.
“Nei miei studi legali” riferisce con enorme rammarico Ottomano – lavorano quasi tutti uomini. Non sono assolutamente sessista, anzi, ritengo che le donne abbiano una marcia in più; ma per esempio le neo laureate non resistono, perché non tutte sono disposte ad annullarsi per conciliare lavoro e famiglia. Non tutte sono disposte a crescere i propri figli in ufficio come ho fatto io con mia figlia Beatrice: sono pochissime quelle che concretamente lo farebbero”.
Dunque l’avvocato Ottomano non ha solo difeso Elisabetta Franchi; ma ha anche acceso i riflettori su tematiche troppo spesso ignorate che riguardano le modalità di approccio al lavoro di alcune donne, soprattutto quelle del Sud.
“C’è ancora un grande divario nella mentalità tra Nord e Sud”, aggiunge Ottomano. “Diverso è il modo di pensare delle donne, i retaggi culturali, purtroppo, anche involontariamente esistono. Al Sud tante ragazze sono ancora legate alla concezione secondo la quale il matrimonio costituisce un traguardo prioritario rispetto alla vita professionale; l’investimento spesso è sull’uomo e non su se stesse! Al nord, invece, la donna punta molto di più alla carriera e sull’indipendenza”.
Essere donna non è affatto un’impresa facile al giorno d’oggi.
Le quote rosa
“Cambiamenti ne servirebbero tanti”, specifica Ottomano. “Per esempio in politica non bastano le “quote rosa” e non basta la parità di genere. Non bastano le finte promesse e le parole con le quali vogliono farci credere che qualcosa sta cambiando. Bisognerebbe puntare sulla meritocrazia, bisogna premiare i meriti e non il genere. Sulla base della mia esperienza ventennale posso affermare, senza alcun dubbio, che per gli uomini è più facile ottenere incarichi importanti. Lo evinco anche da quel che accade nel mio settore, laddove si fa molta più fatica ad affidare alle donne le cause di un certo valore, ciononostante,alla fine, se sei brava e incontri le persone che capiscono le tue capacità hai ciò che meriti, ma devi dimostrare le tue competenze con tanta fatica e tenacia in più rispetto a un uomo che parte già avvantaggiato”.