Un’Italia sottosopra, con la Sicilia che svetta e la punta dello Stivale verso l’alto. E’ sotto questo originale simbolo – la cui metafora è chiara, rovesciare le sorti del Sud – che Claudio Signorile accoglie i centoventi ospiti della prima Assemblea nazionale di Mezzogiorno Federato, il nuovo movimento riformista che vuole unire il Sud Italia e unirlo con l’Europa. “Il Sud è una grande opportunità per tutto il Paese, le risorse del Mezzogiorno non sono solo condizioni statiche, ma realtà che devono essere gestite e orientate per dare corpo a una strategia di crescita. Non stiamo facendo un’operazione di immagine, vogliamo essere lo strumento di attuazione dell’articolo 117 della Costituzione che regola i poteri delle Regioni. Non si tratta di federare le istituzioni, ma i loro poteri”. E qui Signorile dà la notizia: “Alle prossime elezioni ci vogliamo essere come Mezzogiorno Federato, in asse con gli ambientalisti che credono nel futuro e con l’Alleanza Civica del Nord”.
La prima manifestazione nazionale di Mezzogiorno Federato, nato per sostenere la centralità dell’Italia meridionale e delle sue sette Regioni attraverso il riconoscimento del suo ruolo nel Mediterraneo, vede oltre trenta interventi tra delegati in sala e da remoto. L’attenzione della politica è alta. Parlano il ministro del lavoro Andrea Orlando (PD) e la Ministra degli Affari Regionali, Mariastella Gelmini (FI), con considerazioni che la sala dibatterà vivacemente. Interviene, molto applaudita, la Viceministra alle Infrastrutture, Teresa Bellanova, di Italia Viva. Compare il presidente della Regione Calabria, Occhiuto. E a un certo punto viene a salutare Claudio Martelli, che segue con interesse l’iniziativa. Mezzogiorno Federato era nato il 9 maggio del 2021. Al tagliando del primo anno di attività arriva con migliaia di adesioni di cittadini, associazioni ed eletti locali. Signorile, già vicesegretario del Psi e ministro del Mezzogiorno, fa la sintesi: “Un anno in cui abbiamo scelto altre realtà con cui dialogare- ha detto Signorile- penso ai civici del Nord, agli ecologisti di governo, ai federalisti e a quel riformismo meridionale e meridionalista che con un certo orgoglio stiamo facendo rinascere nel Paese”. Signorile si è riferito anche al Forum per il Sud, l’incontro che ha visto a Sorrento l’arrivo del premier Mario Draghi. “Un incontro inutile nelle sue conseguenze- ha detto il leader di Mezzogiorno Federato – perché c’erano il Governo e le imprese, ma non c’erano le Regioni che sono la realtà che hanno i poteri normativi sull’energia, sul sistema dei trasporti e sulle infrastrutture. Le Regioni erano un interlocutore costituzionalmente definito, perché una produzione di energia alternativa significa un uso dei territori meridionali o per l’eolico o per il solare”. Per questo, secondo Signorile, “Ci deve essere un interlocutore forte, non possono essere le singole Regioni. Ci stiamo riunendo perché Mezzogiorno Federato sta decidendo di passare all’azione che è un’azione politica, di collegamento. Vogliamo essere un soggetto unico regionale che federa i poteri e rende attuative le riforme e i progetti infrastrutturali essenziali per far correre il Sud. A partire dal Ponte sullo Stretto di Messina e ai porti, perché tutte le rotte passino per il Sud. Guardando alle elezioni: “Chi vuole bene all’Italia- ha concluso Signorile- deve votare e ci deve essere. E noi ci vogliamo essere come Mezzogiorno Federato”.