Sala gremita ieri sera, al cineteatro “De Filippo” di Agropoli per la prima di Roberto Mutalipassi, il candidato sindaco di espressione del centrosinistra che ha presentato i 112 candidati al consiglio comunale delle sette liste, 5 civiche e 2 di partito a suo sostegno, ed il programma elettorale, aprendo ufficialmente la sua campagna elettorale.
“È una serata speciale perché qui con me c’è tutta la mia squadra, unita e compatta. 112 candidati, 112 amici che hanno scelto di condividere con me questa meravigliosa avventura che ha quale obiettivo rendere la nostra Agropoli migliore, ancora più bella ed accogliente – ha dichiarato il candidato sindaco – E poi tante persone che vogliono tornare a sognare. Approccio a questa opportunità che mi viene data con l’umiltà e la serietà che da sempre mi contraddistingue. Quello che siamo oggi, lo dobbiamo a quanto creato nel passato. Ogni volta che ho qualche tentennamento, qualche perplessità, penso a quello che ero e cosa sono diventato oggi. E lo faccio gettando uno sguardo indietro, quando giovanissimo capii che era necessario aiutare la famiglia, rinunciando per un attimo ai miei sogni di ragazzo, che stava per diventare uomo. L’impegno premia sempre e così ha fatto la vita con me, restituendomi con gli interessi quello che per alcuni momenti avevo tralasciato”. “Quando c’è un problema – ha proseguito – la famiglia unisce le forze per superare, insieme, le difficoltà. Oggi, noi come una grande famiglia, siamo uniti per fare in modo che Agropoli, la città in cui siamo nati e abbiamo scelto di vivere, possa tornare a brillare, ad essere punto di riferimento del territorio”. Mutalipassi ha snocciolato alcuni punti principali del suo programma elettorale, a partire da Trentova, porto, l’Area industriale di Mattine, il centro cittadino e il centro storico, il lungomare e puntare sulla cultura e il sociale. “Abbiamo a cuore il futuro dei nostri giovani, sono padre anche io; abbiamo a cuore le sorti dei nostri anziani, che rappresentano le nostre radici e senza i quali non saremmo nulla; sentiamo forte dentro il grido di aiuto delle donne, per le quali ancora oggi è molto lontana la parità, nel lavoro come nella vita di tutti i giorni – ha sottolineato – E poi dei diversamente abili, dobbiamo stare vicini ai loro cari che lottano giorno dopo giorno e vivono un calvario che possiamo solo immaginare. E che dire della nostra Agropoli: talvolta mi basta fare un giro in auto, guardarmi intorno per rimanerne incantato, direi innamorato. Ma tanto possiamo e dobbiamo fare perché sia ancora più vivibile, più bella, agli occhi di noi residenti prima di tutto e poi dei turisti che la scelgono. E non ci vuole molto: basta solo valorizzare quello che abbiamo. Con le giuste modalità e sinergie – ha concluso – innescheremo meccanismi virtuosi che porteranno quello sviluppo e quella crescita che da troppo tempo attendiamo”.