“Con Ciriaco De Mita scompare un interprete della prima Repubblica e, segnatamente, delle vicende politico-istituzionali degli anni Ottanta. Legato profondamente alla sua terra natia, uomo del Sud, la storia De Mita è quella di una personalità figlia dei partiti, di quei partiti che fungevano anche da ascensore sociale, e di quella DC caratterizzata dal forte radicamento territoriale”. Così Stefania Craxi, presidente della Commissione Esteri del Senato.
“Restano vivi – dice la senatrice – nella memoria i suoi duelli interni al mondo democristiano e, ancor più, gli scontri con i socialisti e con CRAXI del quale fu certamente avversario ma di cui riconobbe sempre la caratura, l’ingenerosa alterazione del giudizio e l’ingiusto epilogo giudiziario di una vicenda politica”.
“Quello tra i due fu un conflitto politico aspro ed a tutto campo, frutto di visioni e mondi diversi, a tratti inconciliabili, ma all’insegna della politica come terreno di confronto tra i migliori. Alla sua famiglia ed ai suoi cari il mio pensiero” conclude