di Anna Adamo
Karol ha dieci anni, ma una malattia rara da cui è affetto dalla nascita ha fatto si che diventasse adulto prima del previsto.
LA STORIA
“Ha fatto una serie di interventi chirurgici. Inizialmente entrava in sala operatoria ogni settimana. Era piccolo e pur ricordando bene quei momenti, non prova alcun tipo di malinconia” ricorda commossa la madre.
Sono parole di una donna che ad un certo punto della vita si è ritrovata a dover essere forte per forza, perché non c’ erano alternative.
Ebbene si, è inutile negarlo, quelli che tutti si ostinano a chiamare “guerrieri”, perché reagiscono alle avversità che la vita pone loro davanti, in realtà forti non lo sono mai a prescindere,lo sono, perché la vita costringe a diventarlo e non lascia altra scelta.
O meglio, un’ alternativa, come in tutti i casi, c’è anche in questo, ma non è di certo la più conveniente, perché ha a che fare con l’ annullarsi completamente, con il lasciare che la malattia vinca su tutto.
E questa donna no, non avrebbe potuto darla vinta alla malattia e ha fatto ciò che solo una madre, spinta dal forte amore che prova nei confronti del figlio può fare, ovvero prendere la riserva di forza che emerge quando la vita ci mette alla prova e reagire per garantire a Karol una vita felice.
Contro ogni previsione, nonostante tutto, ci è riuscita benissimo, Karol, infatti è un bambino felice e dalle idee molto chiare, lo si evince dal tema scritto con il quale ha vinto il concorso “Leggere per crescere attraverso personaggi mitologici ed eroi del nostro tempo” indetto dal Comune di Ugento, che permetterà alla sua scuola di ricevere una somma di denaro da investire in materiale didattico.
GLI EROI
Il bambino non ha dubbi, per lui gli eroi sono i medici che lo hanno curato per tanti anni e gli hanno permesso di vivere una vita come tutti gli altri bambini.
“Da piccolo – si legge nel tema – credevo che gli eroi fossero solo personaggi immaginari con mantello e superpoteri. Adesso so che essere un eroe non significa soltanto avere superpoteri, ma aiutare altre persone in difficoltà con le proprie forze”.
Un messaggio semplice e forte al tempo stesso che non può passare inosservato, perché ricco di valori difficili da riscontrare nei bambini al giorno d’oggi.