di Anna Adamo
Si dice che da soli si vincano le battaglie, insieme, invece, si vincono le guerre.
E quella contro la violenza di genere è una guerra che non possiamo più permetterci di perdere.
GLI ATENEI
Lo hanno ben capito l’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la scuola Superiore Sant’Anna, che si sono unite ed hanno dato vita ad uno sportello antiviolenza, un punto di primo ascolto e di indirizzo dedicato a tutti coloro i quali frequentano i tre atenei pisani.
Non è necessario che l’ avvenimento per cui si chiede aiuto si sia verificato in ambito universitario, perché l’accesso allo sportello è legato alla persona e non al luogo.
Si offrono – fanno sapere gli atenei- servizi in italiano e in inglese che riguardano assistenza, informazioni sui diritti facendo sì che la persona che richiede aiuto, in caso di maggiore difficoltà o complessità del caso da trattare, possa essere indirizzata verso strutture, associazioni, istituzioni socio- sanitarie o giudiziarie presenti sul territorio.
Il luogo in cui lo sportello è situato è segreto per garantire l’ anonimato delle persone che chiedono aiuto.
I servizi offerti sono gratuiti e non è previsto l’obbligo di denuncia, chiunque si rivolgerà alle operatrici riceverà consiglio e ascolto su stalking, violenza fisica, economica, molestie,stupri e delucidazioni sui dubbi che pur non avendo subito violenza posso sorgere nel momento in cui ci si riconosce come persona offesa.
Quella messa in campo dagli atenei pisani, è un’ iniziativa lodevole,della quale non si può non tener conto, perché come fa sapere “La Casa della Donna”, le cui delegate gestiranno il tutto, l’ obiettivo è quello di fornire sostegno e promuovere la cultura del rispetto, cosa soprattutto al giorno d’oggi, più necessaria di quanto si possa immaginare.