di Anna Adamo
Torna a far parlare di sé Chiara Nasti, influencer napoletana da milioni di followers e compagna del calciatore della Lazio Mattia Zaccagni. La giovane, che nei prossimi mesi diventerà madre di un maschietto, sì è lasciata andare ad un’ affermazione che ha scatenato non poche polemiche. Tutto è cominciato con il tracciare un bilancio del suo peso al quinto mese di gravidanza.
“Per fortuna – ha detto – non ho messo ancora un chilo, ma solo cento grammi in cinque mesi. Non so, magari li metterò tutti insieme. Le donne incinte che prendono chili si svaccano”.
La situazione è subito precipitata, molte donne si sono indignate e tante madri, di sentirsi chiamare “svaccate”, proprio non vogliono saperne, perciò hanno dato vita ad un botta e risposta che sembra non avere fine. C’è chi si chiede cosa ci sia di male nel prendere tanti chili per una cosa bella come una gravidanza e chi la accusa di body- shaming, chi di essere grassofobica e chi cerca di farle capire che sia umanamente impossibile non prendere chili in gravidanza. Inoltre, anche se spesso lascia qualche chilo in più, quest’ultima resta pur sempre uno dei doni più belli che possa essere fatto ad una donna.
L’amaro
Lasciano l’amaro in bocca, le affermazioni della Nasti, non solo alle donne, ma anche a tutti gli uomini che le donne le rispettano giorno dopo giorno e in gravidanza le considerano più belle che mai, fisicamente e soprattutto interiormente, per la capacità che hanno dire donare loro un figlio, la parte più vera e intima di una famiglia.
Impossibile, visto quanto sta accadendo, non riflettere su quanto possano essere deleteri i social network a causa dei modelli da seguire che propongono.
Sono davvero questi gli esempi vogliamo dare ai giovani? E no, che le parole dell’influencer siano frutto di un errore dettato dall’essere così giovane, non bisogna neanche provare a dirlo, perché si vince perfettamente la consapevolezza con la quale certe cose sono state dette.
Ed è questo il problema. O meglio, forse il problema non è neanche la Nasti, sono i social, perché conferiscono a donne come lei la possibilità di comunicare i propri pensieri con tantissime persone e far si che questi ultime possano, da essi, essere influenzati, il più delle volte in maniera negativa.
Occorre, quindi, educare i giovani all’ utilizzo dei social, facendo capire loro che non sempre tutto quello che vi leggono o ascoltano può essere considerato esatto.
I giovani, che mai bisogna dimenticare saranno gli uomini e le donne del domani, necessitano di guide che li proiettino verso il futuro, non possiamo permettere che siano costituite da influencer come Chiara Nasti e simili, le quali da insegnare, purtroppo, hanno ben poco.