“Posso garantire che se arriverà ad arbitrare in serie A una donna è perchè lo merita”. Sono le parole del designatore Gianluca Rocchi, in relazione alla possibilità che dalla prossima stagione Maria Sole Ferrieri Caputi faccia il suo ingresso fra gli arbitri che dirigeranno le gare del massimo campionato. “Se le critiche arrivano perche’ ho puntato molto sui giovani arbitri le prendo volentieri anche eventualmente per il futuro – ha poi aggiunto Rocchi, a margine di un’iniziativa a Palazzo Panciatichi a Firenze – Credo che l’unica vera speranza per noi per ritrovare un gruppo per il futuro sia lavorare su di loro, ora starà a loro rispondere come qualcuno ha già fatto quest’anno. Non è una scelta mia ma dell’Aia”. La stagione arbitrale che si è appena chiusa “è stata sicuramente positiva, ci fa ben sperare per il futuro perche’ stiamo investendo molto su un gruppo di ragazzi giovani che almeno dalle prime risposte sembrano ben propensi a diventare arbitri importanti del futuro”. Per quanto riguarda il rapporto fra i fischietti più giovani e il Var, “l’arbitro esperto vive la tecnologia probabilmente un po’ meglio perche’ non ha da dimostrare niente visto che la carriera l’ha già incanalata ed è un arbitro che tutti conoscono per le proprie qualita’”.
“Capisco un giovane che si possa trovare in difficolta’ perche’ smentito nei primi minuti di una gara pero’ devono capire, io lo so bene perche’ per 15 anni dei miei 17 ho arbitrato senza Var, che avere uno strumento così ti fa vivere l’arbitraggio in una maniera totalmente piu’ serena e anche divertente”, sottolinea ancora Rocchi, ribadendo che “uno degli obiettivi che abbiamo è quello di dividere le due categorie, totalmente”, in relazione alla distinzione fra l’arbitro di campo e quello al Var. “Anche guardando al prossimo mondiale Collina ha fatto designazioni chiarissime di chi sarà arbitro e di chi sarà Var, per cui questa è la dimostrazione che alla Fifa, così come anche alla Uefa, lavorino su due ruoli completamente separati – ha detto ancora Rocchi – Sul Var c’è da lavorare molto perche’ probabilmente inseriremo dei ragazzi quest’anno che partiranno non dico da zero ma quasi. Quindi ci sarà da fare un lavoro molto profondo ma se le idee che abbiamo ci daranno ragione, nei prossimi 2-3 anni avremo un corpo specialistico di 7-8 elementi che potrebbe essere davvero un grande supporto”.