“Non sono solito entrare nelle vicende di altri Partiti, ma le polemiche superficiali, anche da parte di molte persone di Destra contro Di Maio, mi spingono a fare alcune riflessioni”. Inizia così, sui social, la riflessione di Edmondo Cirielli, parlamentare di Fratelli d’Italia.
“Innanzitutto – scrive il deputato salernitano – la valutazione di ricordare le parole del ministro che chiedeva le dimissioni per chi abbandonava il movimento, i cosiddetti cambi casacca, non c’entra nulla: Di Maio e i suoi stanno fondando un nuovo movimento, un nuovo Partito e ritengono che sia Conte che tradisca lo spirito del vecchio Partito”.
“In secondo luogo la rottura – aggiunge – si consuma perché Conte da mesi per puro tornaconto elettorale (ma secondo me anche per avversione personale) sta delegittimando la politca estera del Governo Draghi che ipocritamente sostiene (perfino votando un documento che consente ancora di inviare le armi all’Ucraina) quando, appunto, il Movimento Cinque Stelle ha il Ministro degli Esteri”.
Per Edmondo Cirielli il Ministro degli Esteri è un leader. “Inoltre, come ha dimostrato, Di Maio era un leader del Movimento perché ben 61 parlamentari lo hanno seguito: nessun politico – spiega – in passato è risuscito in tanto e bisogna avere l’onestà di ricordarlo. Luigi Di Maio si è comportato da vero leader coraggioso e si mette a rischio anche per non abbandonare i suoi oltre che difendere la dignità della politca estera italiana”.
“Ebbene far presente che lui, al di là delle polemiche e dello scontro con Conte, sarebbe stato sicuramente ricandidato.
Oggi inizia – sottolinea- un nuovo percorso dal quale, giovanissimo, potrebbe anche uscire dal Parlamento e non so quanti politici lo avrebbero fatto (mi piace ricordare che Giorgia Meloni e alcuni di noi hanno avuto lo stesso coraggio nel 2013 uscendo dal PDL a due mesi dalle elezioni, ma avevamo una storia politca ideologica che ci ha sorretto)”.
“Con questo non voglio certamente giustificare le politiche fallimentari dei cinque Stelle e quindi anche sue di questi anni: ha le sue gravi responsabilità, non gli ho mai fatto sconti, ma questo non vuol dire che lo debba criticare a prescindere, peraltro nel momento che ha uno scatto di orgoglio e si ribella a chi ha ereditato il peggio dei grillini, appunto Conte”.
“Infine, trovo poco lungimirante da parte di chi è di Destra scagliarsi contro Di Maio nel momento che, non sta cambiando casacca, ma mette in piedi un movimento politico che può cancellare il peggio del qualunquismo dei Cinque Stelle che oggi Conte rappresenta in pieno non avendo come bagaglio neanche l’ingenuità e la buona fede dei vecchi grillini” conclude