di Anna Adamo
Andrea Delogu abbiamo imparato a conoscerla tutti. Con i suoi lunghi capelli rossi e la sua solarità è riuscita, attraverso la televisione, a conquistare il pubblico in un battito di ciglia e a calcare i più grandi palchi della musica italiana.
In questi giorni è, infatti, impegnata nella condizione di Tim Summer Festival in onda su Rai Due, accanto a Stefano De Martino.
La sua, però, è stata una vita tutt’altro che semplice, a causa della dislessia e della disgrafia che le sono state diagnosticate solo dopo i vent’anni e durante gli anni della scuola media le hanno addirittura fatto credere di essere stupida.
L’ammissione e la battaglia
“Sono dislessia e disgrafica, me ne sono accorta solo dopo i vent’anni. A scuola ho sofferto come un cane, per tutta l’adolescenza ho pensato di essere stupida. Alle medie sono arrivata seconda ad un concorso letterario regionale. Il mio testo, il più bello, era pieno di errori, eppure a nessuno è venuto il dubbio”. Sono parole piene di dolore, quelle di Andrea.
Sono parole di chi quasi tutta la vita ha sofferto a causa della disattenzione altrui, di chi ha provato a farla sentire sempre e comunque sbagliata, inadatta nonostante l’ impegno profuso.
Quell’impegno che, però, le ha permesso di farcela e far ricredere tutti.
“Parlare mi riesce, mi sono esercitata tutta la vita. Anche con i ragazzi è andata così, ero brutta, ma li conquistavo con le chiacchiere. Sono nata e cresciuta nella comunità di San Patrignano, non ero mai sola. C’ erano tanti bambini, gli animali e i prati. Era una dimensione comunitaria, un paradiso, niente a che vedere con la famiglia tradizionale”.
Ebbene si, la vita di Andrea è stata all’insegna della condivisione. Quella condivisione spostatasi successivamente sui social, che le ha permesso di essere la professionista che oggi tutti, chi più chi meno, conosciamo.
Quella dalla quale prendere esempio e capire che nella vita nulla è impossibile se lo si vuole davvero.