Riceviamo e pubblichiamo da Luca Mazzeo
Nella mia vita e carriera lavorativa non ho mai amato stare zitto. Proprio per questo anche in quest’occasione dico la mia.
La povertà dilaga in maniera disarmante. La disoccupazione ha raggiunto numeri preoccupanti. Basti pensare che solo l’1% della popolazione giovanile riesce a trovare lavoro a tempo indeterminato.
Come se non bastasse, più della metà della popolazione anziana non riesce a mettere il piatto a tavola per l’elevato costo del cibo, non riesce a curarsi, a pagare le tasse ordinarie poiché percepiscono pensioni misere dopo anni di sacrificio.
Un’ulteriore sfera dimenticata è quella concernente la diversa abilità. Ad oggi le prestazioni sanitarie gratuite sono poche ,anzi, a dirla tutta, quasi del tutto a pagamento.
Ciò accade perché raggiungono ,in tempi rapidi, i tetti spesa( destinando le risorse preposte a progetti totalmente irrilevanti).
La gente “muore ” e voi pensate a mettere in crisi un paese intero.
Mi permetto di darvi un piccolo consiglio: iniziate a mettere in crisi le vostre tasche riducendovi gli stipendi e ad attuare ricette per il benessere comune.
È giunta l’ora di dare risposte non di scaldare solo le poltrone. Il tempo di giocare sulla pelle degli altri è finito. Se non siete in grado andate a casa.