di Anna Adamo
Dopo Gelmini è la volta di Brunetta, anche quest’ultimo lascia Forza Italia, o meglio, come lo stesso dice nella nota un cui ha annunciato l’addio al partito di Silvio Berlusconi, non è lui a lasciare, ma Forza Italia ad aver lasciato se stessa.
Sono parole forti, quelle dell’ex forzista, al quale la decisione di non votare la fiducia a Draghi non è proprio andata giù.
“Non votando la fiducia a Mario Draghi il mio partito ha deviato dai valori fondanti della sua cultura: il liberalismo, l’economia sociale di mercato, l’equità. I cardini della storia gloriosa del Partito Popolare Europeo, a cui mi onoro di essere iscritto, integralmente recepiti nell’agenda Draghi e nel pragmatismo visionario del Pnrr. Sono fiero di aver servito l’Italia da Ministro di questo Governo. Sono degli irresponsabili coloro che hanno scelto di interporre gli interessi di parte all’interesse del Paese, in un momento così grave. I vertici sempre più ristretti di Forza Italia si sono appiattiti sul peggior populismo sovranista, sacrificando un campione come Draghi, orgoglio italiano nel mondo, sull’altare del più miope opportunismo elettorale. Io rimango dalla stessa parte, dalla parte dei cittadini increduli che mi stanno scrivendo e chiamando, gli stessi che nei giorni scorsi si sono appellati a Draghi perché rimanesse alla guida del Governo. Io non cambio, è Forza Italia che è cambiata. Mi batterò ora perché la sua cultura, i suoi valori e le sue migliori energie liberali è moderato e non vadano perduti e confluiscano in un’unione repubblicana, saldamente ancorata all’ euroatlantismo.
Perché dobbiamo contrastare la deriva di un sistema politico privo degli anticorpi per emanciparsi dal populismo e dall’estremismo, piegato a chi lavora per modificare gli equilibri geopolitici, anche indebolendo l’alleanza occidentale a sostegno dell’Ucraina.
È una battaglia per il futuro che coincide con la difesa della mia storia e quella di Forza Italia”.
Cosa accadrà lo scopriremo solo con il tempo, ma una cosa è certa, Forza Italia ha perso un pezzo importante, un pezzo che del partito ha contribuito a farne la storia.