Dante Lo Pardo lascia la guida della Camera Iperbarica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona di Salerno.
Nel marzo 2009 nominato dal Direttore Generale, nell’ambito dell’area critica della stessa A.O.U., Responsabile di Struttura Dipartimentale di Medicina Subacquea e Terapia Iperbarica. Fu il punto di arrivo, la nomina, di un amore e di una missione radicata negli anni.
Dante Lo Pardo è il padre della Camera Iperbarica di Salerno. Con lui è nata, è cresciuta, è diventata riferimento nel panorama nazionale, una vera eccellenza del Sud. Negli anni ha spiegato, a molti colleghi con puntualità ed agli utenti con infinita pazienza, i benefici di chi può respirare ossigeno puro o aria compressa ricca di ossigeno, a livelli di pressione decisamente superiori a quelli presenti nell’aria ambiente.
La terapia di ossigenazione iperbarica, grazie a lui ed alla squadra che ha costruito con determinazione, ha avuto grande efficacia nei processi disinfiammatori e nella rigenerazione dei tessuti in molte patologie. Il trattamento diventerà, grazie all’esempio Salerno, sempre piu’ indicato per la fibromialgia ed anocra, e’ l’auspicio, per l’ artrite, l’artrosi, l’edema osseo e la necrosi ossea.
Lo Pardo lascia ma non potrà dimettersi da una passione. Un cammino lungo iniziato con l’iscrizione alla II Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ di Napoli nel novembre 1975, poi la laurea nell’Ottobre 1981 con voti 110/110 e Lode discutendo la tesi sperimentale : “ Modificazioni endoteliali in ratti sottoposti ad iperossia “. Una vita di studio, di riconoscimenti, di specializzazioni. La prima, forse la più cara, nel 1984 presso la Universita’ “G. D’Annunzio “di Chieti in Medicina Subacquea ed Iperbarica.
Nella sua carriera docenze, centinaia e centinaia di convegni come relatore, in tutto il Mondo.
Chi lo conosce non ha dubbi: mille ancora saranno le soprese, tante le cose che proverà ancora a realizzare e seguire.